Offensiva animalista contro le pellicce. Dopo la “performance olimpica” a PyeongChang di una attivista in biancheria intima a dieci sotto zero, Peta sferra un secondo attacco a New York. Un cartellone pubblicitario raffigura l’attrice Gillian Anderson, con nulla indosso se non il suo sorriso, e lo slogan “Meglio nuda che in pelliccia” (“I’d rather go naked than wear fur”, foto sopra). Si tratta della nuova campagna che la più grande associazione animalista al mondo, People for the Ethical Treatment of Animals, ha lanciato in occasione della New York Fashion Week, in programma da oggi al 16 febbraio, a cui ha aderito Animalisti Italiani Onlus (www.animalisti.it) promuovendo l’iniziativa anche qui in Italia (sotto il manifesto italiano). La foto, che ritrae la protagonista delle serie tv “X-Files” e “The fall”, è stata scattata dal fotografo britannico Rankin. “Mi è sembrato incredibilmente liberatorio usare il mio corpo per fare una dichiarazione politica – ha dichiarato la co-autrice del Best Seller “We: A Manifesto for Women Everywhere” – spesso le persone tendono a distogliere lo sguardo dagli annunci anti-pelliccia che mostrano animali maciullati, ma sono attratti dalla Campagna di Peta, e sono orgogliosa di farne parte”. La Anderson è solo l’ultima a spogliarsi per protesta contro le pellicce: più di vent’anni fa in Italia Marina Ripa di Meana è stata una delle prime a farlo. E’ scomparsa di recente, ne abbiamo scritto qui su 24zampe.
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