Dopo gli scandali dei gas diesel testati sulle scimmie, la nascita di due primati clonati e la fuga dei babbuini dallo zoo di Parigi, un’altra notizia conferma che questo è il loro (triste) momento. La Food and Drug Administration (Fda), l’agenzia americana che regola i farmaci, ha deciso di sospendere una sperimentazione sulla dipendenza da nicotina condotta sulle scimmie dopo la morte di quattro di loro. Gli esemplari rimasti, come ha annunciato sul sito dell’Fda il commissario Scott Gottlieb, verranno messi ora in una casa rifugio e verrà avviata un’indagine sul benessere degli animali. Durante lo studio sono state fatte iniezioni di nicotina a scimmie scoiattolo e sulla base dell’indagine fatta, ha spiegato Gottlieb, è emerso che lo studio non era in linea con gli standard di benessere animale dell’Fda. Un gruppo di veterinari ed esperti di cura animale ha riscontrato infatti lacune ripetute e mancanza di supervisione da parte di un appaltatore usato durante la ricerca. Lo scorso settembre diverse associazioni di animalisti avevano criticato la sperimentazione e l’etologa Jane Goodall, in una lettera a Gottlieb, aveva definito vergognoso lo studio dell’Fda e chiesto all’agenzia di porre fine a questo progetto di ricerca, rilevando come “durante gli esperimenti ogni scimmia fosse rinchiusa da sola in una gabbia per quasi tre anni, che è l’equivalente di una tortura per animali sociali e intelligenti come loro”. Gottlieb ha chiesto un’indagine autonoma di un ente terzo sui programmi di ricerca animale dell’Fda, partendo da quelli del Centro nazionale di ricerca tossicologica dell’Fda, e ha creato un nuovo Consiglio del benessere animale per garantire una supervisione centralizzata di tutte le attività di ricerca sugli animali. Dall’altro lato, pur rimarcando l’impegno dell’Fda a ridurre l’uso di test sugli animali, Gottlieb ha sottolineato come in molte aree siano ancora necessari: “Senza la ricerca animale, sarebbe impossibile acquisire conoscenze importanti per prevenire malattie che mettono a rischio la vita di uomini e animali. Ad esempio la ricerca sui primati è essenziale per lo sviluppo di alcuni vaccini pediatrici. Gli animali devono essere impiegati solo quando non ci sono altre opzioni – conclude – e curati rispettando le linee guida stabilite”.
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