In Argentina, un gruppo di 34 condor morti, insieme ai cadaveri di un puma e di alcuni animali da fattoria sono stati ritrovati posti uno sopra l’altro e parzialmente bruciati a Los Molles, nella provincia di Mendoza alla frontiera con il Cile. Media locali riferiscono che si presume che gli animali siano morti per avvelenamento. L’evento ha particolarmente sconvolto le associazioni ambientaliste perché il condor andino (Vultur gryphus, nella foto) è a rischio di estinzione ed è stato dichiarato Monumento Naturale Provinciale a Mendoza. In base al luogo del ritrovamento dei resti, si sospetta un caso di avvelenamento, molto probabilmente con prodotti agrochimici usati dagli abitanti della zona, ha riferito il quotidiano La Nación. I risultati delle analisi necrologiche e tossicologiche saranno pronti in circa due settimane, secondo quanto riportato dal sito di Minutouno. I corpi dei condor sono stati trovati a quasi 3mila metri di altezza. Un comunicato del Segretariato all’Ambiente di Mendoza ha riferito che “nonostante il deterioramento dei cadaveri, sono stati identificati 20 maschi e 14 femmine” tra gli esemplari morti. Adrian Gorrindo, capo del Dipartimento della fauna selvatica del segretariato, ha spiegato che la principale ipotesi su quanto accaduto porta le responsabilità agli allevatori della zona, che per proteggere il loro bestiame, avvelenano animali selvatici come la volpe e il puma. (Ansa)
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