Per la prima volta in quasi trenta anni un cucciolo di panda nasce nello storico zoo di Ueno, a nord di Tokyo, in Giappone. Come si è già visto in altri paesi, si tratta di una tappa fondamentale della “panda diplomacy” di Pechino, che tenta di alleggerire i rapporti diplomatici – tutt’altro che distesi – tra la Cina e il Paese del Sol Levante. La giovane orsetta si chiama Xiang Xiang’ – tradotto ‘fragranza’ nei caratteri ideografici cinesi – e ha da poco compiuto sei mesi, con un peso forma di 12 chili. La mamma (nella foto sopra Ansa/Ap mentre giocano insieme) si chiama Shin Shin. A Tokyo è scoppiato un… pandemonio: in occasione della presentazione ufficiale – e oltre 245mila richieste di visitatori – per evitare di intimorire l’animale lo zoo ha dovuto organizzare con largo anticipo una lotteria online, decidendo di accogliere solo 2mila presenze giornaliere fino al mese di gennaio, per un periodo di 2 ore e mezzo al massimo. Per tutti i curiosi che non sono riusciti ad ottenere un biglietto di entrata le autorità hanno deciso inoltre di installare delle telecamere per documentare le gesta e le frivolezze dell’animale.
UN’ICONA ABILMENTE COSTRUITA DAL MARKETING
La figura del panda gigante ha raggiunto uno status di vera e propria icona in Giappone, grazie a un’estesa campagna di marketing che comprende pubblicazioni, gadget e prodotti alimentari per ogni fascia di età. La Cina – nello specifico l’area geografica del Sichuan da cui il mammifero è originario – ha regalato al Giappone per la prima volta un esemplare di panda nel 1972, non appena i rapporti bilaterali vennero restaurati, dopo il Secondo conflitto mondiale. Il primo panda gigante arrivato in Giappone 45 anni fa, riuscì ad attrarre un numero record di 7 milioni e 640 mila visitatori nel 1974, nello storico zoo di Ueno. “Gli esemplari di panda giganti sono sempre stati amabili messaggeri dei gesti amichevoli tra la Cina e i paesi stranieri” ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino Hua Chunying in una conferenza stampa. “Siamo certi che Xiang Xiang riceverà un’ottima ospitalità in Giappone e sarà il benvenuto da tutti i visitatori giapponesi, e ci auguriamo che il panda potrà ricoprire il ruolo di ambasciatore nelle relazioni tra i due Paesi”, conclude diplomaticamente.
LA POLITICA CINESE DEL PANDA GIGANTE
I genitori del panda erano arrivati dalla Cina nel 2011 grazie a un prestito del governo di Pechino di 10 anni. Un anno dopo la coppia mise al mondo un cucciolo di panda che però riuscì a sopravvivere solo una settimana, con il disappunto dei numerosi fan. Lo stesso Xiang Xiang, in base agli accordi con Pechino, tuttavia, dovrà tornare nel suo paese di origine al compimento dei 2 anni di età, per trovare un compagno. Un periodo che nel frattempo – con ogni probabilità – servirà a stabilire un altro record, in attesa di un nuovo simbolo di spensieratezza e di distensione diplomatica. (nelle foto Ansa/Ap la piccola panda gigante con la mamma Shin Shin, da sola che gioca e un esempio di panda-mania a Tokyo)