Sedici cani morti avvelenati, 14 a Genova e due in riviera, e molti ritrovamenti di bocconi confezionati con tecniche diverse. La Procura del capoluogo ligure ha deciso di aprire un’inchiesta, pensando che i decessi possano essere attribuiti a un serial killer di animali. Le guardie zoofile genovesi hanno così iniziato una serie di attività investigative per fare luce sulla vicenda. Sul tavolo degli inquirenti le carte dell’Asl 3, che ha raccolto almeno trenta polpette, rinvenute tra Genova e provincia, farcite con ogni veleno reperibile sul mercato, dal topicida alla stricnina, bocconi di wurstel con aghi e chiodi o spugne fritte, e le cartelle cliniche dei sedici quattrozampe deceduti nel 2017. Al momento sarebbero sette i fascicoli di indagine aperti a carico di ignoti per i reati di uccisione di animale o maltrattamento. Il primo lavoro delle guardie zoofile è quello della mappatura delle aree interessate dai ritrovamenti delle esche e, naturalmente, le zone dove vivevano e passeggiavano i cani avvelenati. Le morti sono avvenute in quartieri diversi della città, da Sampierdarena a Castelletto, e due a levante, a Chiavari e ad Avegno. Poi si passa al visionamento dei filmati registrati dalle telecamere pubbliche e da sistemi di videosorveglianza. In questo modo, gli investigatori contano di capire se ci si trovi di fronte a un singolo individuo, un serial killer, o a un gruppo di avvelenatori. Il temuto “effetto imitazione”. Si indaga anche sulla marca dei wurstel utilizzati dall’avvelenatore. Nel frattempo, i padroni si sono organizzati: sarebbero sette i gruppi whatsapp nati per coordinare le ronde nei giardini e lungo i percorsi canini tipici (per esempio la passeggiata di Nervi o i giardini di Piazza della Vittoria) che hanno lo scopo di bonificare il terreno da eventuali esche. Almeno due le pagine fb che raccolgono le segnalazioni. Nel quartiere di Oregina, pochi giorni fa, anche tre cinghiali sono rimasti vittime di bocconi avvelenati, l’ultimo venerdì. (nelle foto sotto, la radiografia di un cane di Rapallo che ha ingerito un wurstel con spilli, postata dal sindaco Carlo Bagnasco, e uno dei bocconi ritrovati)
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