Un regalo tanto atteso quanto inaspettato per la riserva vietnamita di Animals Asia, che compie dieci anni in questi giorni. L’agenzia governativa Vietnam Administration of Forestry e Animals Asia Foudation hanno siglato ieri un accordo per salvare dalle “fattorie della bile” i circa mille orsi che ancora vi sono rinchiusi in tutto il paese. Nonostante il commercio di bile sia illegale nel paese dal 1992, spesso gli orsi della luna e del sole, i più utilizzati, vengono catturati da cuccioli e mai rilasciati. La bile viene estratta con tecniche invasive e dolorose che generano gravi infezioni. Questa pratica è ancora largamente diffusa in Asia perchè la bile è utilizzata nella medicina tradizionale in svariate applicazioni, nonostante siano disponibili numerose alternative erboristiche e sintetiche altrettanto efficaci e a basso costo. In alcuni casi gli orsi sopravvivono detenuti in gabbie minuscole fino a 30 anni. Gli esemplari allevati sono denutriti e disidratati, così producono più bile, e soffrono di molteplici patologie, tra le quali tumori maligni che li condurranno lentamente alla morte. Aaf stima che in Cina siano circa 10-12mila gli animali adibiti a questo scopo. L’associazione, che opera inoltre per fermare il commercio di cani e gatti a uso alimentare nell’area, ha già salvato circa cinquecento orsi, ospitati in cinque diversi rifugi tra Cina e Vietnam. Per saperne di più cliccare qui. (nelle foto Kham/Reuters sopra e Roberto Schmidt/Afp, sotto, il rifugio di Aaf nel Tam Dao National Park, a nord di Hanoi. Qui subito sotto, il momento dell’accordo tra Aaf e l’agenzia governativa per le foreste)