I suoi due cani molossi avevano aggredito la domestica procurandogli ferite tali da causarle – dopo due mesi di coma – la morte. Per questo il proprietario è stato condannato a sei mesi di reclusione (pena sospesa) per l’accusa di omicidio colposo. Lo ha deciso il giudice monocratico del tribunale di Roma, accogliendo la richiesta avanzata dalla Procura. Il fatto risale al luglio del 2012, avvenuto in un villetta nel quartiere Giustiniana, periferia ovest della Capitale. La vittima, una donna di 74 anni, venne aggredita dai due rottweiler di casa. Il proprietario dei cani era accusato di aver lasciato liberi i due animali nel giardino della propria abitazione mentre lui e la sua famiglia si trovavano fuori Roma. La sua “colpa è consistita in negligenza ed imprudenza – è detto nel capo di imputazione – avendo dato disposizione al proprio collaboratore di lasciare liberi i cani per finalità di guardiania dell’abitazione, pur essendo consapevole del pericolo, in ragione dell’indole dei cani, che ciò poteva comportare alla domestica, cagionava la morte di quest’ultima”. La mattina del 16 luglio di cinque anni fa, infatti, la donna, dopo essere entrata in giardino con le chiavi in suo possesso fu aggredita e dilaniata dai cani. Trasferita d’urgenza nell’ospedale Sant’Andrea in codice rosso, la donna morì il 15 settembre. I due rottweiler furono soppressi dai carabinieri il giorno stesso dell’aggressione.
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