Secondo le associazioni animaliste il lupo non è ancora salvo. Per prepararsi a quel che accadrà il prossimo 23 febbraio, quando il Piano Lupo di Galletti tornerà alla Conferenza Stato-Regioni, Lav, Enpa, Lipu, Lac, Lndc e Animalisti italiani scrivono a Paolo Gentiloni. Chiedono un incontro perchè “la tutela della fauna selvatica e del lupo in particolare – è contenuto nel testo -, necessita di un approccio basato su solide argomentazioni scientifiche e su un processo di formazione condiviso con i portatori di interesse, esattamente il contrario di quanto si è fatto finora”. Secondo loro, il Piano è stato scritto in gran segreto dal ministero dell’Ambiente con pochi contributi di rappresentanti del mondo della scienza e della ricerca sul lupo. Poi le associazioni animaliste e ambientaliste sono state messe di fronte al fatto compiuto. Ne abbiamo scritto più volte su 24zampe, le ultime qui e qui. “Oggi quindi Galletti paga le conseguenze di un’azione politicamente lacunosa e superficiale – dicono le associazioni – e il suo gravemente inopportuno attacco a mezzo stampa, con il quale dalle pagine de Il Giornale pone sullo stesso piano bracconieri e ambientalisti ne è la conferma: tanto assurda quanto grave, in considerazione del ruolo istituzionale ricoperto dal Ministro dell’Ambiente”. “Quanto affermato dal suo ministro dell’Ambiente – scrivono le associazioni a Gentiloni -, rende ancora più urgente un confronto per il bene del lupo, per il rispetto dei cittadini che si sono espressi contro ogni possibilità di uccisione dei lupi, e in considerazione del fatto che la che la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato”.
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