Ogghy, gatto “disperso” dal 2015, percorre 140 km per tornare a morire sul divano di casa

AGGIORNAMENTO DELLE 21.12 – OGGHY E’ MORTO

Non ce l’ha fatta Ogghy, il gatto che, disperso due anni fa, era tornato in questi giorni a casa a Scandicci, vicino a Firenze, percorrendo 140 km. “Ci speravo tanto – ha detto Bella, la padrona di Ohggy tra le lacrime – E’ stata la prima cosa bella di questo anno”.  Il micio, probabilmente, non ha retto fisicamente le difficoltà incontrate nel suo lungo rientro a casa, dalla Maremma, dove era sparito nel corso di una vacanza con la sua padrona nel 2015. (Ansa)

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POST ORIGINALE DELLE 16.17

E’ dimagrito e malconcio, ma la sua padrona è convinta che il gatto che ha insistentemente miagolato per farsi aprire la porta di casa a Scandicci (Fi) sia proprio Ogghy, il micio dato per disperso durante una vacanza in Maremma nell’estate del 2015 e che ora è tornato a casa con un viaggio di 140 chilometri durato un anno e mezzo. La vicenda è riportata dal Corriere Fiorentino, il dorso locale del Corriere della Sera, ed è corredata dal parere di un esperto, il docente di etologia Francesco Dessì Fulgheri, secondo il quale è tipico dei gatti maschi un legame particolare con la casa nella quale vivono da tempo, tale da costituire un richiamo così forte. Quanto sarebbe accaduto a Ogghy, secondo l’esperto, dunque “non è impossibile, anche se si tratta di un record”. La sua padrona, Bella Pezzoli, che vive a Scandicci, alle porte del capoluogo toscano, aveva messo cartelli ovunque e lanciato appelli sul web dopo la scomparsa del micio, ma di Ogghy nessuna traccia fino a pochi giorni fa, quando ha fatto ritorno puntando direttamente alla sua lettiera e alla sua ciotola per la pappa per poi stendersi, racconta la signora, sul suo sofà preferito. Secondo l’etologo il gatto potrebbe essere stato sfamato da famiglie presso le quali è stato ospite temporaneo nel suo lungo viaggio verso casa. (Ansa, foto di Stefano Fabbri/Ansa)