Anche l’ultimo allevatore, che finora aveva resistito, lascia il borgo di Castelluccio di Norcia dove ora rimarranno solo i militari. Oggi alle 9 è iniziata la discesa a valle dei sessanta cavalli della mandria di Emiliano Brandimarte, che ha iniziato la transumanza dall’altipiano di Castelluccio sino alla Valle di Norcia, discendendo di mille metri di quota. “L’operazione di transumanza è stata gestita da numerosi amici di Emiliano che, cavalcando i loro cavalli, hanno portato al sicuro gli animali” ha detto Raffaele Capponi, agronomo, Coordinatore delle Guide Ambientali Escursionistiche Aigae dell’Umbria. Una lotta contro il tempo perché gli animali non potevano continuare a vivere all’aperto: sta per arrivare la neve ai circa 1.450 metri slm di Castelluccio e i cavalli, rimasti senza stalle dopo il terremoto, avrebbero rischiato la morte. Il borgo di Castelluccio di Norcia è stato gravemente colpito dal sisma del 24 agosto e da quello del 30 ottobre; ad aver subito danni sono state le abitazioni ma anche stalle, fienili, rimesse agricole delle aziende agrarie. Messe in ginocchio le attività produttive, preoccupa anche il settore turistico: Castelluccio, infatti, si trova nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ed è meta ogni anno di migliaia e migliaia di turisti, escursionisti ed amanti della natura che in ogni stagione visitano questo angolo di Appennino. La speranza ora è che con la fine dell’inverno quest’area torni a popolarsi. “Tra qualche mese, alla fine dell’inverno, i cavalli faranno il percorso a ritroso, ritornando ancora sull’altopiano per riprendere la loro vita brada tra i pascoli e i fiori spontanei, avanguardia di quel popolo di agricoltori che vogliono tornare a Castelluccio a coltivare lenticchie, cicerchie, farro per la gioia dei turisti e dei visitatori”, conclude Capponi. Di Brandimarte e dei suoi cavalli avevamo già scritto qui su 24zampe.