La supertalpa africana non è bella ma… vive a lungo, non sente dolore e non si ammala

Madre natura non l’avrà dotata di grande bellezza, ma in compenso l’ha fornita di superpoteri. La talpa nuda africana può vivere fino a 32 anni, contro i due della vita media di un comune roditore, è resistente al cancro e adesso si è scoperto che è anche insensibile al dolore. Lo riferisce uno studio, pubblicato su Cell Reports, del Max-Delbruck Center for Molecular Medicine a Berlino. Il meccanismo che contraddistingue la talpa nuda – conosciuta anche come eterocefalo glabro o talpa senza pelo, nome scientifico heterocephalus glaber Ruppel  – dagli altri animali, secondo i ricercatori, è una piccola modifica nel recettore TrkA, elemento importante nella trasmissione e percezione del dolore. Questo soprattutto in risposta alle alte temperature. I ricercatori hanno confrontato il recettore TrkA della talpa nuda con quello di 26 altri mammiferi, e altre cinque specie di talpa africana e sono giunti alla conclusione che  questo fattore rende questo tipo di ratto meno sensibile al dolore. “Anche se la versione del recettore TrkA della talpa nuda è quasi identica a quella di un topo o di un ratto, ha un effetto significativo sulla capacità di questo tipo di animali di provare dolore”, spiega l’autore dello studio Gary R. Lewin. Secondo lo studio la talpa nuda africana nasce all’incirca con lo stesso numero di sensori del dolore che hanno i comuni topi. E’ solo con l’età adulta che i sensori del dolore della talpa diminuiscono di due terzi rispetto a qualsiasi altro mammifero. Perdere iperalgesia termica (temporaneo aumento della sensibilità dolorosa), secondo i ricercatori, potrebbe aiutare le talpe nude a sopravvivere nelle loro affollate colonie sotterranee, dove vi può essere un caldo insopportabile. Ed è possibile che la perdita di neuroni sensoriali aiuti gli animali a risparmiare energia. “Vivono in regioni desertiche sotterranee, e fanno un sacco di lavoro per procacciarsi il cibo”, dice Lewin. “Hanno il tasso metabolico più basso di qualsiasi mammifero. L’evoluzione ha spento tutto ciò che non è assolutamente necessario -. Tra cui i recettori nervosi in più”. Lewin ed i suoi colleghi stanno ora progettando futuri studi in topi allevati per avere il recettore TrkA della talpa. (Ansa)

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