Londra, tracce di grasso animale in banconota da 5 sterline: offende vegani, indù e sikh

AGGIORNAMENTO DEL 1 DICEMBRE 2016 – BOE: “CERCHIAMO SOLUZIONE ALTERNATIVA”

Il derivato di sostanze animali che lo stampatore ha utilizzato per rendere la banconota inattaccabile all’acqua non è riuscito a renderla altrettanto inattaccabile alla furia degli animalisti. Ma la Bank of England cerca di correre ai ripari. Prendiamo “con la massima serietà queste preoccupazioni”, si legge in una nota diffusa dall’istituto di emissione, che assicura di aver dato mandato all’azienda fornitrice affinchè cerchi “potenziali soluzioni alternative”. Tali da garantire le stesse caratteristiche di lucentezza idrorepellente al nuovo taglio da 5 sterline, ma senza usare più alcun grasso animale.
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POST ORIGINALE
Su internet esplode l’ira dei vegani contro la Banca d’Inghilterra che, sul proprio profilo Twitter, ha confermato che le nuove banconote da 5 sterline contengono tracce di grasso animale (nelle foto sopra la banconota e sotto il tweet della Boe). L’istituto ha deciso, dopo 320 anni, di mandare in pensione i vecchi biglietti di carta di cotone per sostituirli con banconote in polimero, più resistenti, impermeabili e più difficili da falsificare. Lo scorso settembre è entrato in circolazione il primo taglio della nuova serie, quello da cinque sterline con stampato il volto di Winston Churchill. Il biglietto, spiega la Banca d’Inghilterra in risposta alla domanda di un utente, “contiene tracce di sego (in inglese “tallow”, il grasso che circonda gli organi interni dei bovini, usato per candele e saponi)”. E’ subito nata una petizione su Change.org, per chiedere il ritiro dei biglietti, che è stata già sottoscritta da quasi centomila persone e si prefigge di raccogliere 150mila adesioni. “Le nuove banconote da 5 pounds contengono grassi animali sotto forma di sego. Questo è inaccettabile per milioni di vegani e vegetariani nel Regno Unito. Chiediamo che si cessi di utilizzare prodotti animali per fabbricare la nostra moneta”, si legge nella petizione, che cliccando qui è possibile firmare. La materia organica, fa sapere la banca centrale, è contenuta “nelle pallette di polimero utilizzate nel substrato delle banconote”. Il “cinguettio” è stato accolto dalla levata di scudi dei vegani e degli attivisti per i diritti degli animali. “Che considerazione è stata data ai vegani e a i loro diritti umani?”, domanda l’utente Steffi Rox. “Rimuovetele immediatamente dalla circolazione, sono un’offesa e una sciagura per tutti i vegani e i vegetariani”, tuona invece Clive Shrubsole, mentre Atina si dice “orripilata dallo scoperta di qualcosa di così agghiacciante”. Non mancano, ovviamente, gli utenti che hanno invece reagito dileggiando i vegani indignati o complimentandosi con la Banca d’Inghilterra per essere “il più grande troll della storia”. Altri navigatori hanno invece espresso la preoccupazione che la presenza di sego nelle banconote possa offendere i sentimenti religiosi delle folte comunità indù e sikh presenti nel Regno Unito, essendo i bovini animali sacri nella loro cultura. L’istituto non ha espresso ulteriori commenti sulla vicenda.
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