Torino città vegana: tutti gli aggiornamenti. Parlano assessore, macellai, governo, sindaco

AGGIORNAMENTO DEL 25 LUGLIO 2016 -APPENDINO: NO BONUS A VEGANI MA PIU’ ATTENZIONE A CIBO
“Non ci sarà né un bonus per i vegani, né un menù specifico nella mensa della scuola e così via. Quello che mi auguro è solo che i nostri stili di vita, e le nostre abitudini alimentari, diventino più consapevoli e informati”. La sindaca di Torino, Chiara Appendino, affida ad un messaggiio su Facebook il suo commento alle polemiche dei giorni scorsi “sulla presunta volontà mia e della mia Giunta di rendere Torino la prima città vegetariana d’Italia”. “Ognuno è libero di mangiare ciò che preferisce e lo sarà sempre ma una città sana, di cui a lungo abbiamo parlato in campagna elettorale, non può prescindere da uno stile di vita sano di chi questa città la abita” ha precisato la sindaca, che assieme all’assessore all’Ambiente Stefania Giannuzzi, sta mettendo a punto “un nuovo progetto sul tema dell’alimentazione sostenibile” che però non vuole ancora svelare. Appendino, che fa notare di essere finita sulle colonne dei principali giornali internazionali, grazie a questo tema, promette “una particolare attenzione dell’amministrazione sull’alimentazione in modo tale da tenere un faro acceso su questa importante questione. Un’alimentazione più consapevole e sostenibile è una delle principali chiavi di volta per ottenere benefici sul pianeta, sulla nostra salute e, per alcuni, sulla nostra coscienza”.
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AGGIORNAMENTO DELLE 14.40 –
Sulla polemica “Torino città vegana”, a Radio24 interviene alla trasmissione “Effetto giorno”, condotta poco fa da Simone Spetia (qui il link al podcast, minuto 32 circa), il presidente dell’associazione dei macellai di Torino, Lorenzo Lavarino. Il macellaio si dice molto colpito dall’iniziativa prevista dal programma della nuova amministrazione comunale M5S (verrà discusso in aula il 29 luglio), che senza dubbio mette in difficoltà una fetta di commercianti. “E’ devastante, non pensavo che una giunta avesse come priorità la dieta vegana. Penso però che non siano nè il macellaio nè l’assessore all’Ambiente che devono decidere cosa mangiano i cittadini, semmai dovrebbe dire il medico qual è la dieta giusta”. Lavarino contesta anche la questione dell’impatto ambientale della carne: “L’ambiente non è inquinato dagli animali, perchè in città non ci sono allevamenti. Questi si trovano in comuni della cintura, a Cavour per esempio, o nel cuneese e nel fossanese”. Qui forse il presidente dei macellai confonde l’ambiente cittadino con l’Ambiente con la “a” maiuscola: esiste un tema della sostenibilità dell’allevamento bovino, che non inquina localmente ma rilascia gas serra e consuma suolo e risorse idriche e alimentari (ne abbiamo parlato qui su 24zampe). Lavarino, per finire, fa anche una proposta provocatoria, in opposizione alla “domenica vegana” prefigurata dall’amministrazione Appendino. “Proponiamo il sabato della carne, anche se preferiremmo vendere il nostro prodotto da lunedì a sabato compreso…”.
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POST ORIGINALE
Il governo, o comunque un suo membro, si schiera contro la scelta vegan annunciata dalla neosindaca di Torino, Chiara Appendino. “Mi batto e mi batterò sempre – ha detto ieri il senatore Andrea Olivero, viceministro alle Politiche agricole – per il consumo di cibi freschi e, in particolare, di frutta e verdura di stagione, per favorire prodotti di filiera corta, per sostenere la dieta mediterranea, varia ed equilibrata, dal basso contenuto calorico e di grassi saturi. Ma è folle, per chi ha responsabilità pubblica, sposare scelte estreme e criminalizzare prodotti importanti per l’alimentazione umana come la carne, le uova o il latte”, afferma Olivero. Si riferisce alla scelta della “promozione della dieta vegetariana e vegana sul territorio comunale” di cui si parla nelle 62 pagine del programma di governo di Torino preparato dalla Appendino. Il testo descrive la scelta veg, tra le altre misure a salvaguardia del Pianeta, “come atto fondamentale per salvaguardare l’ambiente, la salute e gli animali”. L’assessore torinese alle Politiche ambientali Stefania Giannuzzi è intervenuta ieri a Radio24 (qui il link al podcast della trasmissione “Effetto giorno”, al minuto 30 circa l’intervento), spiegando come una scelta che escluda la carne dall’alimentazione sia assai più sostenibile e come all’estero altre città, per esempio Bruxelles e Parigi, abbiano già realizzato proposte simili, creando distretti cittadini vegan. L’iniziativa torinese non ha comunque mancato di sollevare l’ironia dei social network, dove su twitter un utente commenta: “A Torino chi disobbedisce andrà a letto senza cena” e un altro “La Appendino promuove la dieta vegana. È scritto nella ricetta del minestrone, ops nel programma del M5S”. “Rispetto le scelte di ogni persona – conclude Olivero -, anche in campo alimentare, a patto che non creino problemi alla salute. Ma il compito del pubblico non è quello di assecondare mode o portare avanti campagne di parte”.