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GRIFFONDAY, FORGARIA NEL FRIULI (UD), DOMENICA 3 LUGLIO 2016
La Riserva Naturale Regionale del Lago di Cornino, nel Comune di Forgaria nel Friuli, in provincia di Udine, festeggia 20 anni di attività. Per l’occasione, domenica 3 luglio, dalle 10 alle 18, appuntamento con “Griffonday”, una grande festa per imparare, in maniera semplice e divertente, a conoscere e rispettare la natura e l’ambiente, con tante iniziative rivolte ai bambini e tutte gratuite. Il 2016 rappresenta una tappa importante: il ventesimo anno dall’istituzione dei parchi e delle riserve naturali del Friuli Venezia Giulia che sono nati con la legge regionale 42 del 1996. Per tutta la giornata, il personale della Riserva di Cornino metterà a disposizione dei visitatori materiale informativo per far conoscere le tante attività della riserva naturale. Si comincerà alle 10 con l’apertura degli stand e dei laboratori didattico educativi per bambini e non mancheranno giochi e animazione. Alle 11, dopo il saluto del sindaco di Forgaria, Pierluigi Molinaro, interverrà il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop. Il direttore scientifico, Fulvio Genero, terrà la conferenza “Tra cielo e acqua sulle ali del grifone”, durante la quale si parlerà del “Progetto Grifone” e delle peculiarità naturalistiche del territorio. Alle 15 appuntamento con l’iniziativa “Alla scoperta della Riserva”: un’escursione guidata che porterà i visitatori alla scoperta del centro visite. Sarà possibile ammirare gli “ospiti” delle voliere e apprezzare le peculiarità del lago di Cornino e del fiume Tagliamento. Durante la giornata, grazie alla collaborazione della Regione Fvg e di Maurizio Zuliani, responsabile del Centro di recupero animali selvatici di Campoformido, è prevista anche la liberazione di alcuni uccelli attualmente ospitati all’interno della struttura. Grazie all’associazione “Amici di Totò”, che si occupa di onoterapia (terapia assistita con l’asino), inoltre, i bambini potranno familiarizzare con alcuni asinelli. Ospiti d’eccezione della giornata di festa Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente, e Fulvio Mamone Capria, presidente nazionale della Lega italiana protezione uccelli (Lipu). Tutte le attività saranno gratuite e si terranno negli spazi esterni del centro visite. “Il gioco è un’attività fondamentale per sviluppare e perfezionare le capacità motorie e gli aspetti comportamentali dei bambini – spiega Ylenia Cristofoli, presidente della cooperativa Pavees, che gestisce la riserva -. Attraverso il gioco è possibile trasmettere concetti importanti. I più piccoli imparano a conoscere meglio se stessi e il mondo che li circonda. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di organizzare questa giornata. Sarà anche un’occasione per festeggiare, con tanti ospiti, 20 anni di attività: un traguardo importante”. (Comunicato, foto di Fulvio Genero)
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ARTE E ANIMALI, REGGIA DI CASERTA, FINO AL 31 AGOSTO 2016
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STORIE DI UNA BALENA, FIRENZE, DAL 12 MAGGIO 2016
Una balena preistorica circondata da una ricca fauna fossile, testimonianza della comunità marina che si è venuta a creare attorno al cetaceo adagiatosi sul fondale. E’ la sorpresa offerta a partire dal 12 maggio dal Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze con “Storie di una balena”, nuova sala espositiva permanente all’interno della sezione di Geologia e Paleontologia, già ricca di importanti testimonianze fossili della Toscana. Lo scheletro del cetaceo, risalente al Pliocene e lungo 10 metri, è stato rinvenuto nel 2007 presso Orciano Pisano, in un campo coltivato, alla profondità di appena 50 centimetri. La balena, recuperata nella sua connessione anatomica e restaurata dai paleontologi dell’Ateneo, viene esposta insieme ad altri reperti fossili (mammiferi, pesci e invertebrati) che per lungo tempo hanno ricavato risorse energetiche dalla decomposizione della carcassa. “Per la prima volta in Italia sarà possibile osservare – spiegano i curatori Stefano Dominici ed Elisabetta Cioppi – che cosa è successo in tempi geologici nella comunità marina creatasi alla morte della balena. Vogliamo offrire la sensazione di camminare sul fondo del mare dell’antichità, a 100-150 metri di profondità, grazie anche a un allestimento innovativo, coinvolgente e multimediale, curato dall’architetto Lorenzo Greppi”. Il percorso espositivo presenta, fra l’altro, le varie specie che hanno tratto energia vitale dalla carcassa, anelli della catena alimentare dell’ecosistema: squali, granchi, ricci di mare. E, ancora, gli animali vissuti insieme alla balena: delfini, capodogli, foche, razze e altri pesci, tartarughe marine e uccelli.
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MOSTRA LIGABUE, PALERMO, FINO AL 31 AGOSTO 2016
La lotta per la sopravvivenza nel mondo animale riflessa nella vita umana e l’amarezza e l’introspezione degli autoritratti raccontate in ottanta opere del pittore Antonio Ligabue, in mostra al Palazzo Reale di Palermo fino al 31 agosto. La mostra propone un excursus storico e critico sull’attualità dell’opera di Ligabue che, seppur incentrata su pochi temi sempre ripetuti e sempre rinnovati, rappresenta ancora oggi una delle punte più interessanti dell’arte del Novecento. La rassegna monografica “Antonio Ligabue (1899-1965). Tormenti e incanti” intende fare conoscere i diversi esiti dell’opera dell’artista, nel corso della sua attività (dagli anni Venti al 1962), declinati nelle diverse tecniche attraverso le quali Ligabue si è espresso. Anche attraverso le scelte di allestimento, l’esposizione permetterà di approfondire e scavare nei nuclei tematici fondamentali dell’artista, per vedere sia come variano nel tempo i suoi centri di interesse sia come si evolve un particolare motivo, e i reciproci transiti dall’uno all’altro. “Due sono i filoni fondamentali – ha detto il curatore Sandro Parmiggiani – cui si è dedicato Ligabue: gli animali esotici, della foresta, e comunque tutti quelli che possono essere definiti predatori; gli autoritratti, un capitolo di dolente, amara poesia. Non mancano tuttavia altri soggetti, quali le scene di vita agreste e gli animali domestici, e alcuni ritratti su commissione”.
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MOSTRA FOTOGRAFICA, MILANO, FINO AL 1° OTTOBRE 2016
E’ dedicata al pioniere della fotografia Eadweard Muybridge (1830-1904) la mostra “Muybridge Recall”, dal 19 maggio al 1° ottobre nella Galleria del Credito Valtellinese di corso Magenta 59 a Milano. Con i suoi studi fotografici sul movimento di animali e uomini, Muybridge alla fine dell’800 svela fondamenti di biodinamica fino ad allora ignoti, arrivando a influenzare la pittura impressionista. Il fotografo inglese in California dimostra inequivocabilmente che un cavallo in corsa si stacca dal terreno quando le zampe si trovano in posizione raccolta sotto il corpo e non, come erronamente pensato (e dipinto e scolpito) fino ad allora, in condizione di massima apertura. Prosegue la carriera riprendendo altri animali, uccelli, persone, tra cui anche disabili, e inventa lo Zoopraxiscopio, per proiettare le sue immagini in sequenza, antesignano del cinema. La mostra, per la prima volta in Italia, è aperta da martedì a sabato con orari 13.30-19.15, ingresso libero, e chiusa domenica e lunedì, nei festivi e dal 2 agosto al 5 settembre. Per saperne di più, cliccare qui, per vedere una selezione delle foto cliccare qui.