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FLASH MOB WWF «BALLA COI LUPI», 10 PIAZZE ITALIANE, SABATO 30 APRILE 2016
Nella serata di sabato 30 aprile il Wwf scendera’ in dieci piazze d’Italia a passo di Tango per rilanciare la Campagna #soslupo. Per difendere i lupi 10 piazze italiane si trasformeranno in una grande milonga di tango. Per Balla coi lupi i tangueros indosseranno una mascherina da
lupo (appositamente create dal disegnatore Stefano Tonelli) per richiamare l’attenzione sul rischio concreto di abbattimenti legali di questa specie protetta, come prevede la proposta del nuovo «Piano di conservazione e gestione del
lupo in Italia» presentato dal Ministero dell’Ambiente. Elenco completo delle iniziative: Roma in Piazza del Campidoglio dalle 19,00 alle 20,00 con la collaborazione di Tangare; Milano in piazza dei Mercanti dalle 21,00 alle 22,00 con la collaborazione di Milano Tango e Mario Tango Pavia; Venezia a Campo San Giacomo dalle 22,00 alle 23,00 con la collaborazione di Tango Social; Firenze in Piazza della Repubblica (portici lato Feltrinelli) dalle 22,00 alle 23,00 con la collaborazione di Passion de Tango; Napoli presso presso la Galleria Umberto I dalle 22,00 alle 23,00 con la collaborazione di Salone Margherita; Verona in Piazza Erbe (nel caso di pioggia al Mercato Vecchio) dalle ore 21,00 alle 22,00 con la collaborazione di Clandestino Club Verona; Torino a Via Roma (altezza Galleria San Federico) dalle 22,00 alle 22,30 con la collaborazione di Tango Intenso; Livorno nella Terrazza Mascagni (lato gazebo) dalle 20,00 alle 21,00 con la collaborazione di Livorno Danza e Spettacolo; Lecce nella Villa Comunale (Villa della Lupa) dalle 17,30 alle 18,30 con la collaborazione di Gianna Beltango Lecce, Tango Illegal, Blutango, Tracce di Tango, Accademia Tango Tradición, Milonga Presidencial, La Sabrosa, Salentango, Tanguerofollia; Reggio Calabria in via Marina (Stazione FS Reggio Calabria Lido) dalle 22,00 alle 23,00 con la collaborazione di Reggio Tango. Maggiori informazioni
qui.
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INCONTRO SUL LUPO/1, BELLUNO, SABATO 30 APRILE 2016
Il lupo sta lentamente tornando a ripopolare le montagne del Veneto, comprese quelle nella provincia di Belluno. Per questo motivo il Gruppo Grandi Carnivori del Club alpino italiano, le Sezioni di Belluno, Agordo e Alpago e il Centro Turistico Giovanile di Belluno hanno organizzato un pomeriggio per parlare di lupo, per conoscerlo meglio e per capire l’importanza della sua presenza, ma anche le problematiche legate al suo importante ritorno. «Il lupo ritorna nelle nostre montagne. Un pomeriggio per saperne di più» è in programma sabato 30 aprile 2016 a Belluno presso la sala Bianchi alle ore 15.00. L’ingresso è libero e aperto a tutti gli interessati. «In linea con uno dei nostri principali obiettivi, ovvero l’aspetto di divulgazione e comunicazione ai soci e alla collettività, abbiamo pensato di organizzare un evento a Belluno perché le montagne della provincia saranno senz’altro una delle prossime aree di ricolonizzazione da parte del lupo – afferma Davide Berton, coordinatore del Gruppo Grandi Carnivori del Cai – Questa convinzione nasce da fatti concreti, come i risultati del fototrappolaggio del dicembre 2015 nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e da altre segnalazioni non ancora confermate». A Belluno interverranno esperti come Sonia Calderola (Responsabile dell’Ufficio Pianificazione faunistico-venatoria della Regione Veneto), Fulvio Valbusa (Corpo Forestale dello Stato di Bosco Chiesanuova), Marina Berto (Comandante del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Feltre) e Valentina De Marchi (regista che utilizza film e video partecipativi come strumento per valorizzare biodiversità culturale e saperi locali). Il Cai «è convinto che parlare di questi temi, toccando tutti i fronti che la ricomparsa del lupo accende nei territori montani ove ritorna, sia uno dei mezzi più importanti per cercare di arrivare all’obiettivo di una coesistenza Uomo-Predatore il più pacifica possibile». L’appuntamento gode del patrocinio del Cai Veneto, della sua Commissione regionale tutela ambiente montano, del Comitato Scientifico veneto, friulano, giuliano del Cai e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. (Kronos)
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INCONTRO SUL LUPO/2, SASSO MARCONI (BO), SABATO 30 APRILE 2016
Il Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica – Monte Adone organizza un evento intitolato “Lupi, uomini e… – Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul lupo ma che non avete mai osato chiedere”, che si terrà Sabato 30 Aprile 2016 dalle ore 15.00 alle ore 18.30, presso il Cinema Teatro Comunale di Sasso Marconi (BO), in Piazza dei Martiri della Liberazione 5. La giornata si propone come momento educativo e di confronto aperto a tutti i cittadini, per illustrare l’attività della nostra Associazione e in particolare tutte le attività legate al Progetto Lupo Monte Adone nonché per presentare Just Freedom, la nuova struttura completamente dedicata alla cura e alla riabilitazione dei lupi feriti, realizzata grazie alla generosa donazione dell’azienda di pet food Almo Nature. Dopo questo momento di dibattito verrà presentata la performace teatrale di Mario Ferraguti, Andrea Gatti e Paolo Montanari “LM15 – Storia di un lupo che finirà in Francia più di 1000 km dopo”. Alle ore 14.30 è prevista l’apertura della sala e l’ingresso del pubblico. Posti limitati, per maggiori informazioni cliccare qui.
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FIERA BIRDWATCHING + ASSEMBLEA LIPU, COMACCHIO (RA), DAL 29 APRILE AL 1 MAGGIO 2016
L’importanza di proteggere le zone umide che si affacciano sull’Adriatico, l’appello per istituire il Parco nazionale del Delta del Po, la campagna in difesa dell’allodola e le meraviglie del fenicottero in Sicilia. Se ne parlerà alla 51esima Assemblea nazionale che la Lipu-BirdLife Italia organizza a Comacchio, dal 29 aprile al 1° maggio, presso la Fiera internazionale del Birdwatching e del Turismo naturalistico. Sabato 30, al termine del convegno `Il mare dei migratori. Uccelli selvatici, aree protette e zone umide sulle due sponde dell’Adriatico´, la Lipu rivolgerà un appello per l’istituzione del Parco nazionale del Delta del Po e il presidente Fulvio Mamone Capria consegnerà il Premio Delta 2000-BirdLife International a Czip-BirdLife Montenegro per la protezione della zona umida di Ulcinji. Dalle zone umide dell’Adriatico alle specie che, nel nostro Paese, vivono una situazione di declino. La Lipu presenterà venerdì 29, presso la Sala Lectures, la campagna `Salviamo l’allodola´, con la quale l’associazione si propone di escludere questa specie, tuttora in diminuzione, dalla lista delle specie cacciabili. «L’Assemblea della Lipu presenta numerosi spunti di forte interesse per il grande pubblico – spiega Fulvio Mamone Capria – Dalla difesa delle aree umide alla tutela delle specie in declino fino all’importante appello che rivolgeremo al ministro Galletti affinché si possa fare di questo straordinario santuario della natura, che è il Delta del Po, un parco nazionale. Lo meriterebbe innanzi tutto la sua bellezza e ricchezza naturalistica, oltre all’impegno che in tutti questi anni è stato profuso da numerosi attori per la divulgazione e la tutela degli habitat e delle specie». Gli spazi della Lipu alla Fiera del birdwatching si comporranno, oltre a uno stand e a un salottino, da due laboratori (`L’aula verde´ e `L’oasi di carta´) dove gli educatori della Lipu svolgeranno, il 29 e il 30 aprile, numerosi laboratori sullo straordinario mondo della natura. Importante appuntamento anche con Natural Leaders, i giovani volontari della Lipu, che parteciperanno il 29 aprile a un workshop sul bracconaggio e sulla protezione dei siti Natura 2000. Sabato 30 aprile l’Assemblea dei Soci Lipu, dopo l’approvazione del bilancio, avvierà, con Soci, delegati e attivisti, un importante dibattito sullo stato della natura in Italia. Sarà premiato, tra gli altri, il giudice Maurizio Santoloci, magistrato di Cassazione, per il suo impegno a tutela della legalità e nella diffusione del diritto ambientale. Domenica 1° maggio, infine, dalle 9, birdwatching con la Lipu al Delta del Po con l’iniziativa `Fenicotteri e altre meraviglie´, mentre alle 11 sarà proiettato il video `Flamingo in festa a Saline di Priolo. La prima nidificazione del fenicottero in Sicilia´.
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IMPERIALOSTIA, OSTIA (ROMA), DA DOMENICA 1 MAGGIO 2016
Il 1° maggio prende il via il
programma maggio-giugno che proseguira’ nei mesi successivi con un’offerta ancora piu’ completa, diurna e notturna, fitta di appuntamenti e integrata dalle attivita’ performative del teatro romano di Ostia antica. Cinque emozionanti Itineraria declinati attraverso venti diversi approfondimenti tematici. Mestieri e tecnologie, ingegneria delle costruzioni e cultura dell’abitare, vie di comunicazione e collegamenti terrestri e fluviali, marina militare e commercio, la vita nel porto tra navi, sommozzatori, zavorratori, marinai e operai, la vita in citta’ tra tabernae e terme, arti e showbiz, politica e scontro tra classi, religioni, divinita’, i culti di Ercole e Mitra, la piu’ antica sinagoga ebraica d’Europa. Tra gli Itineraria botanici e naturalistici, gli
animali e le piante di Ostia antica e il bird garden lab per gli appassionati di ornitologia. Per i piu’ piccoli tutto un emozionante mondo da scoprire: i family weekend per bambini accompagnati con visite atelier per esplorare il sito con archeologi, atelier con restauratori e mosaicisti, lab kids sui mestieri d’arte e il conio delle monete. Per i piu’ grandi le affascinanti matine’e condotte da specialisti (docenti universitari, scrittori, giornalisti) per approfondire itinerari storici e letterari legati ad Ostia antica e al suo territorio: che ogni domenica uniscono l’evento culturale ad un aperitivo. Altre info
qui. (Comunicato)
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MOSTRA D’ARTE, MILANO, FINO ALL’8 MAGGIO 2016
Un apporto multidisciplinare che riunisce arte, disegno e scienza. La mostra “Forte e fragile: i grandi felini nell’arte di Robert Dallet”, in programma dal 23 aprile all’8 maggio 2016 alla Gam – Galleria D’Arte Moderna di Milano, racconta il genio di un “wildlife artist”, collaboratore di Hermès per un quarto di secolo (della collezione Carnets d’Equateur abbiamo scritto qui), ma lancia anche un forte messaggio di tutela dei felini selvatici. Già nell’ossimoro contenuto nel titolo, la mostra contribuisce a tenere accesi i riflettori su un animale simbolo della delicata grandezza della natura: l’esposizione è realizzata, infatti, in collaborazione con Panthera, l’organizzazione mondiale per la tutela dei felini selvatici con sede negli States. Inaugurata a gennaio 2016 al Bruce Museum di Greenwich (Usa), dopo Milano la mostra va a Monaco di Baviera, Hong Kong, Taiwan e Bombay. A disposizione del pubblico oltre 60 quadri, disegni e schizzi dell’artista e naturalista che illustrano otto specie di grandi felini: tigre, leone, leopardo, ghepardo, puma, giaguaro, leopardo delle nevi e leopardo nebuloso. “Robert Dallet è scomparso dieci anni fa – spiega Pierre-Alexis-Dumas, direttore artistico di Hermès – e, attraverso la presentazione al pubblico mondiale del suo genio con la mostra, il libro e l’iniziativa di beneficienza a supporto di Panthera, desideriamo dare il nostro contributo a sensibilizzare il pubblico sulla precaria esistenza dei felini selvatici e dei loro habitat a livello globale”. Nella foto, un particolare della fantasia del foulard disegnato da Hermès la cui vendita sostiene Panthera. Sì, la stessa Hermès spesso contestata dagli animalisti.
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MOSTRA LIGABUE, PALERMO, FINO AL 31 AGOSTO 2016
La lotta per la sopravvivenza nel mondo animale riflessa nella vita umana e l’amarezza e l’introspezione degli autoritratti raccontate in ottanta opere del pittore Antonio Ligabue, in mostra al Palazzo Reale di Palermo fino al 31 agosto. La mostra propone un excursus storico e critico sull’attualità dell’opera di Ligabue che, seppur incentrata su pochi temi sempre ripetuti e sempre rinnovati, rappresenta ancora oggi una delle punte più interessanti dell’arte del Novecento. La rassegna monografica “Antonio Ligabue (1899-1965). Tormenti e incanti” intende fare conoscere i diversi esiti dell’opera dell’artista, nel corso della sua attività (dagli anni Venti al 1962), declinati nelle diverse tecniche attraverso le quali Ligabue si è espresso. Anche attraverso le scelte di allestimento, l’esposizione permetterà di approfondire e scavare nei nuclei tematici fondamentali dell’artista, per vedere sia come variano nel tempo i suoi centri di interesse sia come si evolve un particolare motivo, e i reciproci transiti dall’uno all’altro. “Due sono i filoni fondamentali – ha detto il curatore Sandro Parmiggiani – cui si è dedicato Ligabue: gli animali esotici, della foresta, e comunque tutti quelli che possono essere definiti predatori; gli autoritratti, un capitolo di dolente, amara poesia. Non mancano tuttavia altri soggetti, quali le scene di vita agreste e gli animali domestici, e alcuni ritratti su commissione”.
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MOSTRA RINOCERONTI, FIRENZE, FINO AL 16 GIUGNO 2016
Un gigante della natura, uno degli animali simbolo dell’Africa e dell’Asia, il rinoceronte, sta scomparendo. Gli esemplari delle ultime cinque specie ancora viventi nel mondo sono costantemente minacciati dal bracconaggio: il corno di questi giganti – a cui credenze e superstizioni attribuiscono particolari poteri, anche in campo sessuale – è, infatti, oggetto di un traffico mondiale che motiva ancor oggi la caccia dei rinoceronti rimasti e, addirittura, il furto di quelli conservati nei musei. E’ il grido di allarme lanciato dalla mostra «Il corno violato. Il rinoceronte tra estinzione e superstizione», aperta fino al 16 giugno alla Specola, sezione di Zoologia del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze. L’esposizione, a cura di Paolo Agnelli e Pierluigi Finotello, unisce comunicazione scientifica e realizzazioni artistiche ispirate al tema del rinoceronte, a firma di Cristiana Vitartali e Stefano Bombardieri. Nella mostra, che ha ricevuto il patrocinio di organizzazioni internazionali come Save the Rhino ed European Association for Zoos and Aquaria, si offre anche una ricca documentazione fotografica e video. «Il rischio estinzione dei rinoceronti si presenta come un’emergenza ecologica grave, causata, oltre che dalla caccia indiscriminata, anche da altri fattori, come la perdita dell’habitat, la vulnerabilità ai cambiamenti climatici e alle epidemie. L’iniziativa della mostra realizzata alla Specola – spiega il presidente del Museo di Storia Naturale Guido Chelazzi – vuole sensibilizzare in maniera forte l’opinione pubblica verso l’importanza di un lavoro di tutela e conservazione che non può essere lasciato esclusivamente al ristretto cerchio degli addetti ai lavori. A questo proposito nell’esposizione si informano gli interessati della possibilità di sostenere anche economicamente questo impegno, rimandando alla raccolta online realizzata da Save the Rhino».
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MOSTRA PREDATORI MICROCOSMO, FIRENZE, FINO AL 31 MAGGIO 2016
Ragni grandi come una mano, mantidi che riproducono i colori e le forme dei fiori, serpenti simili a foglie e raganelle dalle forme spettacolari sono i piccoli animali protagonisti della mostra “Predatori del microcosmo” fino al 31 maggio 2016 al Museo La Specola di Firenze. L’esposizione è giunta alla settima edizione ed è curata dai naturalisti e fotografi Emanuele Bigi e Francesco Tomasinelli. Sono 16 gli animali vivi di specie differenti, tra insetti, rettili, anfibi, ragni e altri piccoli invertebrati, esposti in terrari dove è stato ricostruito il loro ambiente naturale (nella foto un Ceratophrys). Tra gli altri anche un geco volante e uno scorpione fluorescente. L’esposizione è completata da un’ampia mostra fotografica ed una sezione video. Sono previste anche visite guidate durante l’alimentazione degli animali (su prenotazione).
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MOSTRA RAGNI VIVI, GENOVA, FINO AL 5 GIUGNO 2016
A Genova c’è “Spiders”, la più grande mostra di ragni vivi mai allestita in Europa. Al Museo civico di Storia naturale, fino al prossimo 5 giugno, i visitatori possono ammirare all’interno di 60 terrari, che riproducono i loro habitat naturali, cinquanta specie di tarantole, dieci di scorpioni e tre di scolopendre provenienti da tutto il mondo. Ci sono esemplari di Theraphosa Blondi, Theraphosa Stirmi, Brachypelma Albopilosum dall’Honduras oppure la Lasiadora Klugi del Brasile (nella foto) o la Phormictopus Canceridis da Cuba, “per scoprirne l’anatomia, i loro veleni, con un approccio scientifico”, spiega il direttore del museo, Giuliano Doria. Vivono fra i 20 e i 28 gradi e una volta a settimana si cibano di vermi, cavallette e grilli. Gli esemplari più grandi come la Theraphosa mangiano anche piccoli topi vivi. Obiettivo della mostra, avvicinare il pubblico ad animali che da sempre hanno colpito l’immaginario collettivo e di cui molti hanno paura. La figura del ragno, primo animale a colonizzare le terre emerse, si ritrova infatti nelle leggende e nel folklore di tantissimi popoli, seppur con simbologie e valenze opposte e forme culturali diversissime che vanno dal mito di Aracne alla creazione del supereroe Spiderman. Alla mostra genovese sono previste visite guidate interattive durante le quali un operatore specializzato maneggia con cura alcuni esemplari per consentire ai visitatori un’osservazione più ravvicinata.