Come conciliare la tutela del lupo con quella dell’economia agricola basata sull’allevamento? Ieri, con l’ultimo attacco di lupi a greggi di pecore in Maremma e dopo i due assalti di venerdì e sabato, che erano costati circa 200 capi a quattro aziende nel comune di Manciano, con una vera strage di ovini, si è riproposto l’annoso interrogativo nella provincia di Grosseto. L’ultimo assalto ha colpito un’azienda agricola di San Martino sul Fiora, la Sensi, con danni pesanti. “La situazione è diventata veramente insostenibile – denuncia il sindaco di Manciano, Marco Galli -. Un intero settore economico del nostro territorio rischia di scomparire mettendo in crisi un’intera comunità. Questi animali ibridi o lupi che siano, non sono compatibili con il nostro ambiente e con la nostra economia e vanno allontanati”. Ad oggi, secondo la legge, “non è possibile l’abbattimento degli animali ma solo con questa soluzione potremmo cercare di risolvere il problema”. “Come sindaco di uno dei comuni più colpiti dalle predazioni – conclude Galli -, promuoverò una raccolta di firme a sostegno della categoria degli allevatori e coinvolgerò tutte le associazioni di categoria e tutte le forze politiche presenti nel territorio. Una battaglia di tutti, senza colore politico. Il problema è di tutti, non solo dei pastori”. Su 24zampe abbiamo raccontato l’esperienza degli allevatori liguri con i cani da guardianìa, qui.