A San Diego, in California, una corte d’appello federale ha accolto la causa fatta da una donna, Sara Lowry, ferita a un labbro da un cane poliziotto durante un intervento svolto “secondo le regole”. Le unità cinofile K-9 della Polizia, dette “canine”, prevedono la tecnica del “bite and hold”: il cane è lasciato libero di azzannare e tenere il sospettato sotto scacco, per renderlo inoffensivo. La giuria del 9th U.S. Circuit Court of Appeals di San Diego ha però deciso che questa prassi ha causato gravi ferite alla Lowry, che non minacciava gli agenti e non si opponeva all’arresto. Anzi. La donna, dopo una sbronza, si era addormentata sul divano del proprio ufficio, facendo però scattare l’allarme che ha fatto intervenire la polizia. La corte, con due voti a favore e uno contrario, ha così deciso che la municipalità potrebbe essere ritenuta responsabile delle ferite al viso della Lowry, proprio perchè occorse durante un arresto condotto secondo le regole. L’ufficio del procuratore, interpellato dall’Associated Press, ha detto di non aver preso visione della sentenza.
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