Non accenna a diminuire nel Regno Unito l’epidemia di Alabama rot, la malattia che colpisce alcune razze di cani e che viene definita “mangia-carne” per la sua capacità di causare lesioni e ulcere cutanee sugli animali. Secondo il Daily Mirror, che ha raccolto dati dei servizi veterinari, “alcune dozzine” di cani sono morti negli ultimi mesi, per una malattia che fece la sua comparsa la prima volta negli Stati Uniti negli anni Ottanta, colpendo soprattutto i levrieri, e che la medicina veterinaria non ha ancora capito come curare.
Solitamente, gli animali affetti, prevalentemente labrador e cocker spaniel, muoiono per problemi ai reni, in genere anche a soli tre o quattro giorni dalla comparsa dei sintomi, con un tasso di mortalità pari al 90%. Nel Regno Unito sono stati intanto confermati alcuni focolai nelle città di Abbeyfield, Staffs, Chandlers Ford, Hants, Bolton, Lancs e anche Londra, con un aumento dei casi che si è registrato a partire da ottobre di quest’anno. Il primo caso in Gran Bretagna fu registrato nel 2012 e secondo il Mirror le morti accertate finora sono state almeno 60. In linguaggio scientifico italiano il morbo è noto come “malattia glomerulare reale e cutanea idiopatica”. (Agi)