“La modifica all’articolo 21 della legge n. 157 del 1992 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) introdotta con la Legge Comunitaria 2014 è risultata necessaria per adeguare la normativa nazionale al dettato della Direttiva Ue”. Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti in risposta a Stefano Borghesi della Lega Nord al question time di oggi, in relazione al divieto di vendita o detenzione di alcune specie di uccelli e al commercio di uccelli provenienti dall’estero, anche se protetti in Italia: “Per sopperire alla mancanza di piccoli uccelli protetti dalla legge europea, molti ristoratori ricorrevano all’acquisto di uccelli di piccola taglia provenienti da Paesi extra europei, dove la loro cattura e la caccia è attività consentita”. Non sarà più consentito servire i piccoli uccelli catturati con la crudele tradizione dei “rocchetti” e delle reti tese fra gli alberi, pratica vietata dall’Unione europea, nè acquistarne da cucinare all’estero perchè protetti in Italia. Una pratica alimentare, quella di cui si parla, diffusa in particolare in alcune province del Nord legate a tradizioni gastronomiche riguardanti la selvaggina minuta.
“Sul tema – ricorda Galletti – la Commissione Europea aveva aperto contro l’Italia la procedura Eu-Pilot che è stata archiviata solo a seguito della modifica normativa che ho precedentemente richiamato. Non possiamo cambiare la normativa o esponiamo tutto il Paese a infrazioni”, sottolinea il ministro che poi, sulla questione del Tavolo Tecnico, “allo stato attuale restiamo ancora in attesa di ricevere proposte concrete e percorribili da parte delle associazioni di categoria interessate. Resto aperto e disponibile al confronto, cosi come ho ribadito più volte in questi mesi, ma restando nell’ambito delle norme comunitarie e per non esporre l’Italia a procedure di infrazione e quindi a costi per tutti i cittadini”, conclude Galletti.
“Questo governo è chiaramente ostaggio degli ambientalisti e animalisti da salotto che vedono il mondo venatorio come fumo negli occhi e che, accecati da un’ideologia tanto miope quanto folle, stanno producendo danni incalcolabili alla nostra economia”. Lo dichiara Stefano Borghesi, Lega Nord, dopo l’interrogazione al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti al question time, a proposito dell’importazione – vietata – di uccelli appartenenti a specie protette da usare per preparare pietanze titpiche nei ristoranti del bresciano. “In un momento di crisi economica come quella che stiamo affrontando, pensare di vietare senza motivo il commercio di uccelli o parti di essi legittimamente catturati o abbattuti in altri Paesi equivale a condannare a morte migliaia di esercenti e ristoratori”, protesta Borghesi.