Bestiario in breve. L’Italia difende le direttive Habitat e Uccelli, caccia al cinghiale al sabato in Basilicata, tartaruga operata a Roma

EUROPA: AMBIENTE, L’ITALIA E ALTRI GRANDI PAESI CHIEDONO DI NON TOCCARE LE NORME
Giù le mani dalle due normative chiave sul fronte della tutela ambientale in Europa. A schierarsi in difesa delle direttive Habitat e Uccelli, attualmente sotto esame per un probabile restyling di Bruxelles, sono pesi massimi come Italia, Germania, Francia, Spagna e Polonia, insieme a Slovenia, Romania, Croazia e Lussemburgo, con una lettera indirizzata al commissario europeo all’Ambiente, Karmenu Vella, e firmata dai ministri dell’Ambiente, fra cui Gian Luca Galletti. “Siamo concordi sul fatto che le direttive debbano mantenere la loro forma attuale, riteniamo che modificare o fondere le due norme non sia opportuno” scrivono i ministri dell’ambiente dei nove Paesi europei. L’iniziativa, promossa dalla Germania, segue la maxi-mobilitazione ‘Allarme natura’, di cui abbiamo parlato qui su 24zampe, lanciata nel maggio scorso dalle principali organizzazioni ambientaliste (BirdLife, Wwf, European Environmental Bureau, Friends of the Earth Europe) e che a luglio ha totalizzato oltre mezzo milione di adesioni. Primi firmatari della campagna i britannici, con oltre 100mila firme, tallonati da tedeschi (quasi 100mila), italiani (oltre 75mila), belgi, olandesi e francesi. (Ansa)A group of Common Cranes gather in dawn light on their night-roost on a lake in the German state of Brandenburg close to Berlin
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BASILICATA: CONSENTITA CACCIA AL CINGHIALE ANCHE DI SABATO, “SONO TROPPI”
La giunta regionale della Basilicata ha approvato una modifica del calendario venatorio regionale per la stagione 2015-2016, consentendo la caccia al cinghiale anche nella giornata di sabato per il mese di novembre. E’ lasciata facoltà agli Atc, ambiti territoriali di caccia, di consentire il prelievo venatorio del cinghiale nella giornata di sabato anche per il mese di dicembre. In Basilicata la presenza di questo animale è in eccesso e si registrano danni nelle aree protette nonché alle coltivazioni. “Dopo aver ripartito 150mila euro alle due province per il rimborso agli agricoltori che hanno subito danni da fauna selvatica – afferma l’assessore all’agricoltura Luca Braia – abbiamo dato il via anche alle attività di selecontrollo e abbattimento selettivo nei quattro parchi della regione. Anche l’istruttoria per la realizzazione di nuovi chiusini per la cattura dei cinghiali nei parchi è tutt’ora in corso”. Sono azioni mirate ad “arginare in maniera decisa la questione della sovrappopolazione dei cinghiali e di conseguenza i problemi causati agli agricoltori”. (Kronos)
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ROMA: OPERATA TARTARUGA FALCIATA DA TOSAERBA
Se l’è vista brutta una tartaruga comune di terra operata alla Clinica per animali esotici di Roma, dove i veterinari sono intervenuti per curarla dopo che era stata falciata da un tosaerba. «Il tosaerba aveva completamente asportato diverse vertebre, lesionando il midollo spinale e la tartaruga era diventata paraplegica», spiega Nicola Di Girolamo, che ha operato la testuggine con Paolo Selleri. “Dopo più di un anno e mezzo di terapia laser e fisioterapia – prosegue – la tartaruga ha ricominciato a muovere gli arti posteriori. E’ un caso interessantissimo perché riteniamo che studiando la rigenerazione dei tessuti in questa tartaruga si potrebbe dare speranza a persone con problemi analoghi”. Sempre alla clinica capitolina è arrivata una tartaruga gigante africana, Geochelone sulcata, femmina di 50 kg che si era fratturata la zampa perché il maschio la corteggiava con troppa `foga´. “Avevano provato a bloccarle l’arto con una fasciatura – dice Di Girolamo – ma vista l’enorme forza di questi animali se l’era tolta. Insieme ai dottori Selleri e Lorenzo Scaletta siamo intervenuti con una chirurgia che non era mai stata eseguita prima, impiantando una barra in carbonio nel guscio per bloccare l’arto. Una sorta di ingessatura. La tartaruga può tenere l’arto a riposo in questo modo e l’osso si ripara perfettamente. Dopo 2 mesi viene rimosso la barra al carbonio, e la tartaruga può appoggiare nuovamente il peso sull’arto. Sta reagendo bene alla terapia”, conclude.