In Italia circa 4 persone su 10 vivono con uno o piu’ animali: si tratta per la maggior parte di cani e gatti, che sono parte integrante di milioni di famiglie, ospitati e accuditi con affetto e con responsabilità. Ma non e’ cosi’ per tutti gli animali: altri infatti, sono maltrattati, allontanati, osteggiati perche’ considerati invasivi, pericolosi, perfino nocivi. La contraddizione e’ che spesso questi animali mal tollerati, sono stati introdotti nell’ambiente proprio da mani umaneà spesso con superficialita’ o per moda, trascurando del tutto le conseguenze per gli animali stessi o per l’ambiente.
La mostra “Gli Indesiderabili” vuole proporre un nuovo punto di vista nei confronti delle centinaia di migliaia di animali uccisi ogni anno nel nostro Paese, senza alcuna reale necessita’, spesso per una malsana intolleranza. Se la nutria avesse il musetto di un cucciolo di cane, se il colombo avesse l’eleganza di un pavone, forse il nostro approccio con questi animali sarebbe diverso e molto probabilmente oggi non sarebbero dipinti come “flagelli”. Non esistono animali dannosi, gli animali fanno gli animali e basta. Siamo noi umani che utilizzandoli a nostro esclusivo beneficio, sradicandoli dai loro luoghi di origine e traslocandoli in aree sconosciute, assumiamo comportamenti dannosi.
Siamo noi umani che rubiamo ogni giorno ettari di aree silvestri ricoprendole di bitume e cemento, rubando cosi’ territorio agli animali selvatici che saranno costretti alla ricerca delle risorse per vivere nelle nostre periferie urbane. La grande sfida per il futuro del nostro Pianeta e quindi di noi esseri umani, consiste nello sviluppare la capacita’ di vedere nell’altro- sia esso umano o animale– un compagno con il quale disegnare nuove prospettive di civile convivenza. Questa mostra offre un piccolo spunto di riflessione, per gli uomini di domani, per gli animali, per una convivenza rispettosa, conclude la Lav. (Dire)