AGGIORNAMENTO DELLE ORE 12
È iniziato alle 8 di stamattina il sequestro da parte del Corpo Forestale dello Stato degli animali di Marino Nonnis, 48enne di Guspini nel Medio Campidano, proprietario dell’Odry Zoo. Una cinquantina di uomini hanno iniziato le operazioni di prelievo di una tigre, 6 leopardi e tre scimmie. Momenti di tensione tra gli agenti e il proprietario. Un centinaio di amici di Nonnis sta protestando contro il sequestro disposto dal pm Andrea Massidda. Gli operatori stanno procedendo ad anestetizzare i felini per caricarli su un van per il trasporto animali del Corpo Forestale. Gli animali questo pomeriggio partiranno per due strutture, una in Emilia Romagna e una in Veneto. Il sequestro è stato disposto dopo la fuga di un leopardo dalla struttura (nella foto Ansa/Cfs, il personale del Corpo forestale dello Stato intervenuto a Guspini).
POST ORIGINALE DELLE 8.25
Verranno trasferiti oggi pomeriggio con un traghetto di linea, gli animali dell’Odry zoo di Guspini, in provincia di Cagliari, sequestrato nel giugno scorso dal Corpo Forestale dello Stato per mancanza di autorizzazioni. La tigre Max insieme a sei leopardi e tre scimmie verranno imbarcati alle 17 su una nave che dalla Sardegna li porterà in continente. Max, un maschio di 12 anni, nato in un circo e sempre vissuto in cattività all’interno dello zoo sardo, verrà trasferito in un altro zoo di Ravenna. Così come continueranno la vita in uno zoo in provincia di Padova i sei leopardi, due maschi di 16 e 12 anni e quattro femmine tra i 2 e i 10 anni di età (tra cui una pantera nera della stessa famiglia del leopardo).
In un centro di recupero per la fauna selvatica di Roma finiranno invece le tre scimmie sequestrate all’Odry zoo. “Nonostante fossero rinchiusi in una struttura non idonea, gli animali – spiega Irene Davì del Corpo Forestale che domani accompagnerà i felini e le scimmie durante il trasferimento – sono in buona salute ma essendo nati in cattività – chiarisce – non sopravviverebbero in natura. Per questo abbiamo individuato strutture private alle quali gli animali vengono affidati in custodia giudiziale e, grazie all’intervento dell’associazione Animals Asia che si è accollata le spese, senza alcun costo per lo Stato. Purtroppo in Italia – aggiunge Davì – mancano centri di recupero convenzionati e le associazioni animaliste su questo possono dare una grossa mano”.
Escludendo tentativi di fuga o dirottamenti alla ricerca di una libertà mai conosciuta come nel cartone animato “Madagascar”, Max e gli altri arriveranno a destinazione dopo una notte passata in mare all’interno di una sorta di trasportini giganti. “Gli animali – conclude Davì – verranno addormentati solo al momento del trasbordo dalle gabbie alle casse che verranno caricate in una zona all’aperto della nave, poi, assistiti da una squadra di veterinari specializzati, durante il viaggio resteranno vigili”.