“Perché i piani di cattura dei cinghiali nel parco della Madonie non sarebbero mai stati attuati, e di chi è la responsabilità dell’introduzione della specie nella zona? E ancora, perché il presidente del parco delle Madonie ritiene il metodo di cattura tramite `braccata´ migliore di quello con i chiusini?”. Sono alcuni dei quesiti “cui cerca di dare una risposta una interrogazione del M5S all’ Ars, indirizzata al presidente della Regione e agli assessori all’Ambiente e all’Agricoltura”.
“Con l’atto (prima firmataria Valentina Palmeri) i deputati cinquestelle tornano ad occuparsi del caso suidi, balzato prepotentemente alla ribalta questa estate dopo l’aggressione mortale di questi animali (un incrocio tra cinghiali e maiali) a Cefalù”. Su 24zampe ce ne siamo occupati qui, qui e qui. “Per approfondire la questione i deputati hanno messo in cantiere pure una serie di accessi agli atti, per appurare fino a che punto le determinazioni prese in passato sull’argomento siano state applicate”, si legge in un comunicato del movimento.
“Da una nota del 20 Maggio 2014 dell’Assessorato Risorse agricole in risposta al comune di Castellana Sicula – affermano i deputati – abbiamo appreso che il piano di cattura e successivo abbattimento (quindi con l’uso dei cosiddetti chiusini) non sarebbe mai stato applicato, contrariamente a quanto dichiarato dal presidente del Parco, Pizzuto, durante la seduta informale che si è tenuta l’11 agosto in IV Commissione all’Ars”. (Kronos)