Conclusa l’avventura dei 31 ibis eremita della seconda migrazione guidata dall’uomo dall’Austria all’Italia

AGGIORNAMENTO DELL’8 SETTEMBRE: ATTERRATI A ORBETELLO!
Sono atterrati nell’Oasi del Wwf della Laguna di Orbetello i 28 Ibis eremita che eseguono una migrazione controllata nell’ambito del progetto Ue Life+ ‘Reason for Hope’ portato avanti dai ricercatori austriaci della Waldrappteam, associazione con la quale il Wwf collabora. Il progetto – spiega il Wwf – punta a ‘re-insegnare’ la rotta migratoria ad una specie estinta in Europa da oltre 400 anni, ne rimangono poche decine di coppie nel resto del mondo. Anche se – fa presente l’associazione del Panda – ”il progetto è minacciato dal bracconaggio”. Fondamentale la collaborazione con gli zoo europei per aver messo a disposizione le uova di questi uccelli. I piccoli sono stati successivamente allevati dai volontari, ed è stato insegnato loro anche a volare grazie all’utilizzo di speciali ultraleggeri a motore. Passate le Alpi sono giunti in questi giorni a Orbetello, dove passeranno tutto l’inverno e saranno seguiti dai volontari del Waldrappteam e dal personale del Wwf Italia. Ma dei 31 animali partiti dall’Austria uno è ferito e si trova in una clinica specializzata e due risultano dispersi (è nato su Facebook un gruppo per ritrovarli, qui). Sono Leonida e Hannibal, smarriti nel delta del Po. Hannibal ha sulla zampa destra un anello azzurro con il numero 090 e sulla zampa sinistra un anello rosso e bianco. Leonida ha il numero 098 e due anelli bianchi. Se li avete visti chiamate per piacere il numero 00436607636717 o contattate su Facebook il gruppo.
AGGIORNAMENTO DEL 7 SETTEMBRE: RITROVATA RAPHAEL, LA IBIS EREMITA SMARRITA – IL VOLO PROSEGUE
E’ stata ritrovata Raphael, la ibis eremita che si era smarrita. E’ uno dei 31 ibis eremita protagonisti della Seconda Migrazione Guidata dall’Uomo 2015 dall’Austria all’Italia del progetto LIFE+ “Reason for Hope”, per la reintroduzione in natura dell’Ibis eremita. Sulla pagina Facebook, qui, si possono reperire le notizie sull’avventura, che tra poche dovrebbe concludersi con l’arrivo a Orbetello, meta finale della migrazione.
Oggi lo stormo prosegue il volo, nonostante il forte vento. Le condizioni sulla costa sono previste così sfavorevoli durante il resto della settimana che è meglio andare avanti, anche se forse non riusciranno a volare fino a Orbetello. I piloti voleranno con prudenza il più lontano possibile. Come sempre, è possibile seguire il volo cliccando il link, qui.
A lanciare l’allarme della scomparsa di Raphael era stato il gruppo di ricercatori austriaci del Waldrappteam, promotori del progetto e il Parco natura Viva di Bussolengo, unico partner italiano della spedizione. Johannes Fritz, capo progetto, ha spiegato che “succede spesso che durante il volo qualche uccello si perda. Nella tappa precedente, quella del campovolo “Al casale”, se ne era allontanato anche un altro ma poi è stato intercettato e trasportato in macchina fino a dove siamo ora, a Valle Gaffaro, dove si è riunito con il suo stormo. Dall’inizio del progetto, 12 anni fa, nessun uccello si è mai smarrito completamente.
AGGIORNAMENTO DEL 28 AGOSTO 2015: ARRIVATI IN ITALIA
Sono arrivati ieri in Italia i 31 ibis eremita accompagnati dai loro `genitori adottivi´. Uomini e uccelli sono atterrati al campo volo di `Al Casale´ a Codroipo, in provincia di Udine, dopo aver percorso 140 km da Mauterndorf. Anne-Gabriela Schmalstieg e Daniela Tritscher, una veterana e una neofita della squadra di ricercatori austriaci Waldrappteam, hanno condotto gli esemplari da Salisburgo fino al Belpaese a bordo di due ultraleggeri a motore. Il tempo ha retto e anche le Alpi sono state valicate, sfiorando senza difficoltà l’altitudine di 2.653 metri. In 4 ore e 12 minuti lo stormo ha concluso la seconda tappa della II Migrazione Guidata dall’Uomo 2015, nell’ambito del progetto Life+ `Reason for Hope´, per la reintroduzione in Europa dell’Ibis eremita. Tra qualche giorno, il Waldrappteam e gli ibis eremita arriveranno sul Delta del Po. Il gruppo era partito sabato 22 agosto con qualche giorno di ritardo sulla data prevista a causa del maltempo. In due ore e mezzo lo stormo aveva raggiunto l’aeroporto di Mauterndorf, percorrendo 118 chilometri e concludendo così la prima tappa. Uno degli ibis, però, aveva deciso di tornare indietro poco dopo la partenza costringendo lo staff a terra a fare dietrofront per riprenderlo nei pressi di Hallein.
AGGIORNAMENTO DELLE 20: CONCLUSA LA PRIMA TAPPA, CON UN SIMPATICO… FUORIPROGRAMMA

In due ore e mezzo lo stormo ha raggiunto l’aereoporto di Mauterndorf, percorrendo 118 chilometri e concludendo la prima tappa. Un Ibis, tra i 31 in viaggio, ha deciso di tornare indietro poco dopo la partenza costringendo lo staff a terra a tornare indietro a prenderlo, nei pressi di Hallein.

La migrazione può essere seguita minuto per minuto cliccando su questo link: http://www.livetrack24.com/track/540440

POST ORIGINALE DELLE 18.30
Insegnare agli uccelli a migrare. Sembra incredibile, ma è questa la missione che si sono dati i membri del progetto Life+ “Reason for Hope”. Sono infatti partiti dalla campagna di Salisburgo i 31 ibis eremita della seconda migrazione guidata dall’uomo per la reintroduzione dell’Ibis eremita in Europa. Partenza in ritardo di un quarto d’ora per la nebbia, dopo che già era stata rimandata lunedì scorso a causa del maltempo. Ma questa mattina, intorno alle 10.30, i 31 uccelli e i 2 ultraleggeri che guidano lo stormo hanno lasciato il campo di addestramento del Waldrappteam di Seekirche diretti all’aeroporto di Mauterndorf, una prima tappa di circa 110 km. Su 24zampe ne abbiamo già parlato qui.ibis_eremita_Copyright_Waldrappteam-k3RF--1280x960@Produzione
Lo stormo (nella foto una momento della migrazione) varcherà i confini dell’Italia presumibilmente lunedì 24 agosto, con prima tappa Osoppo, in provincia di Udine. Il progetto vede impegnati quest’anno il doppio degli uomini rispetto alla prima migrazione del 2014 (qui il resoconto della tormentata avventura) per il doppio di esemplari: insieme agli ibis, volano ancora Anne-Gabriela Schmalstieg e Corinna Esterer alla loro seconda esperienza, mentre l’altra coppia di `genitori adottivi´ è formata da Daniela Tritscher e Pablo Przesang.
In quattro o cinque tappe, la spedizione dovrebbe percorrere i circa mille chilometri necessari per raggiungere Orbetello, dove gli uccelli sverneranno per far ritorno in Austria solo con il clima più mite di aprile. A quel punto, dovranno tornare verso casa senza l’aiuto dell’uomo. E’ proprio questo l’obiettivo del Waldrappteam, il gruppo di ricercatori austriaci promotore del progetto cofinanziato dall’Ue “Reason for Hope” e che ha come partner italiano il Parco Natura Viva di Bussolengo: insegnare la rotta di svernamento agli ibis eremita, uccelli migratori estinti in Europa dal 1600 per mano dell’uomo, come condizione essenziale affinché la specie torni libera a solcare i cieli del Vecchio continente.
“Per un giovane Ibis – precisa Johannes Fritz, capo-progetto del Waldrappteam -, il genitore adottivo umano assume il ruolo dell’adulto esperto dal momento in cui, appena pulcino, ne subisce l’imprinting nel campo di allevamento: da allora, è in grado di seguirlo ovunque, anche se siede su un ultraleggero e vola via” . Sarà quindi l’uomo a doverli guidare, mettendo gli esemplari nelle condizioni di apprendere la rotta e di trasmettere l’informazione ai più giovani.