“Io non ho dubbi – si conclude la risposta del consigliere imperiese – che la maggioranza degli imperiesi saprà comportarsi, come sempre, in modo civile ed educato, spesso rimboccandosi le maniche anche quando agire compete ad altri. E non ho dubbi che la maggioranza dei miei concittadini ha ben compreso le finalità sottese alla mia proposta, ossia la semplice richiesta di essere maggiormente educati”, termina Olivieri.
“Serve solo un po’ di educazione in più, gli imperiesi sapranno adattarsi al meglio”. Confida nei propri concittadini Oliviero Olivieri, il consigliere Pd di Imperia che ha proposto, imitando il provvedimento adottato di recente a Piacenza (ne abbiamo parlato qui su 24zampe.), di far lavare con acqua ai padroni dei cani la pipì del proprio amico a quattro zampe dalla strada. Ora un gruppo di cittadini piacentini si sta organizzando su Facebook per presentare ricorso al Tar, ma questo è un altro discorso.
Di fronte alle proteste di un cittadino imperiese, che giudica l’approccio di Olivieri “un metodo scellerato e pericoloso”, il politico spiega le motivazioni alla base della sua iniziativa. La città è sporca, constata il consigliere Pd, probabilmente anche per problemi del servizio di igiene ambientale, ma è pur vero che i cittadini possono sempre fare meglio. Ed è anche vero che lordare edifici e marciapiedi, anche facendo fare i bisogni al cane, è un reato: art. 639 comma II del codice penale. E persino la Corte di cassazione ha detto la sua in merito: quello della bottiglietta per lavare la “deiezione liquida” è un buon metodo (ne ha parlato qui Il Sole 24 Ore). Ed ecco che si entra nel cuore della proposta di Olivieri: se con un po’ di educazione le cose possono migliorare, è compito di un buon amministratore della cosa pubblica impegnarsi perché ciò accada.