La popolazione dei pinguini delle Galapagos è raddoppiata in 30 anni, merito del cambiamento climatico

Buone notizie della Galapagos: negli ultimi 30 anni la popolazione di pinguini endemici di quest’area è raddoppiata, superando nel 2014 i mille esemplari. Lo sostiene uno studio pubblicato sulla rivista Geophysical research Letters, che attribuisce la crescita del numero di questi uccelli ai cambiamenti nei venti alisei e nelle correnti oceaniche causati dai cambiamenti climatici e variabilità naturale.
I pinguini delle Galapagos vivono in una ‘piscina’ di acqua fredda che si forma tra le isole più occidentali dell’arcipelago, Isabela e Fernandina. Secondo gli studiosi i cambiamenti nelle correnti oceaniche hanno ampliato la dimensione di questa piscina di acqua fredda estendendola verso nord. L’acqua fredda, ricca di nutrienti, ha aumentato la presenza di alghe e pesci, con conseguenti benefici per i pinguini.
Lo studio non esclude che il cambiamento climatico possa modificare ulteriormente i venti e le correnti, espandendo l’area di acqua fredda ancora più a nord e favorendo di conseguenza i pinguini. Ma i venti e le correnti, sottolineano gli scienziati, potrebbero tornare alle condizioni precedenti, portando ad un calo di questi uccelli.
Negli anni Ottanta il numero di Pinguini delle Galapagos, considerata la specie di pinguino più rara al mondo, era calato drasticamente per le temperature insolitamente calde causate da El Nino e per l’introduzione nelle isole di cani, gatti e ratti. Nel 2000 erano stati inseriti nella lista di specie in via di estinzione.  (Ansa)