Vai al contenuto
27 March 2023
  • Abbonati
  • Accedi
Blog

24zampe

Cani, gatti e altri animali tra affetto e diritti

– di Guido Minciotti

  • Home
  • Chi Sono
  • Album
  • Archivio
  • Categorie
    • Senza categoria
  • Cerca
Indica un intervallo di date:
  • Dal Al

Domani la giornata mondiale della tigre, 3mila esemplari a rischio estinzione e un solo nemico: l’uomo

  • 28 Luglio 2015
  • Guido Minciotti
  • Senza categoria
La tigre non ha avversari nella caccia alle prede, eccetto l’uomo. E in prossimità della quinta Giornata Mondiale della Tigre indetta per il domani mercoledì 29 luglio, si fa la conta dei danni. Unico responsabile del declino della specie, nell’arco di cento anni l’uomo ha causato l’estinzione di tre delle nove sottospecie di Tigre e ne ha ridotto il numero dalle 100mila di allora alle 3mila del 2014.
La continua domanda di pelli, ossa e altre parti del corpo, insieme alla distruttiva sottrazione dell’habitat forestale, hanno confinato il leggendario felino in zone isolate del Sud e del Sudest asiatico, della Cina e dell’estremo Est della Russia. “Avanti con questo trend – ricorda Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo e presidente dell’Unione Italiana Zoo e Acquari (Uiza) – le ultime sette sottospecie di Tigre ancora in natura si estingueranno nei prossimi cinque anni e il loro patrimonio genetico sarà perduto”.
NUMERI-SHOCK PER LE TIGRI DEL BENGALA
Nel 2004 la popolazione di tigri del Bengala nella Sundarban, la più grande foresta di mangrovie del mondo e un eccezionale ecosistema iscritto nel patrimonio mondiale dall’Unesco, tra India e Bangladesh, era stata valutata in 440 esemplari. Ma uno studio reso noto ieri in Bangladesh stima “i grandi felini in numero non superiore a un centinaio”, secondo Tapan Kumar Dey, responsabile governativo per la protezione della fauna e della flora. Lo scarto si spiega in parte con il metodo: invece di ricorrere al rilevamento delle impronte gli scienziati hanno utilizzato questa volta apparecchi fotografici muniti di sensori di movimento e dopo un anno di osservazione hanno contato fra 83 e 130 tigri. Altre 74 sarebbero state calcolate nella parte indiana della foresta.
LA TUTELA AL PARCO NATURA VIVA
Il Parco Natura Viva rivendica il ruolo fondamentale che svolgono i parchi zoologici d’Europa e del mondo per la tutela della tigre. “In Europa – riferisce Zaborra – contiamo più di 500 tigri ospitate negli zoo, che vengono monitorate costantemente dai programmi di conservazione ex situ (fuori dall’habitat naturale) per controllarne la riproduzione e mantenerne la diversità genetica”. “I nostri Amka e Luva, giovani tigri dell’Amur di 9 e 3 anni, – racconta – sono inseriti in un database internazionale che profila ogni esemplare e lo assegna alla struttura che risponde alle condizioni migliori non solo in funzione del maggior successo riproduttivo, ma anche delle garanzie di benessere psico-fisico che offre”.
E mentre per alcune specie questo processo costituisce l’anticamera della reintroduzione in natura, per molte altre come la tigre, non esiste ancora un programma di reintroduzione scientifico. “Purtroppo – conclude Zaborra – siamo ancora lontani dall’eliminare le cause che stanno provocando l’estinzione della tigre, e sarebbe un delitto allevare esemplari per poi destinarli alla vita selvaggia dove non hanno ancora le condizioni per sopravvivere”.
SOPRAVVIVENZA DELLA SPECIE A RISCHIO
In India è ospitata la più numerosa popolazione di tigri del Bengala, con 2.226 esemplari recensiti. Tra Bangladesh, Nepal, Bhutan, Cina e Birmania vive il resto delle tigri selvagge. Per Monirul Khan, zoologo dell’università Jahangirnagar del Bangladesh e grande esperto di tigri, le conclusioni dell’inchiesta bengalese confermano i suoi più foschi timori quanto alla sopravvivenza della specie. “Sembra che la popolazione sia diminuita più rapidamente di quanto si prevedesse”, ha commentato, denunciando il bracconaggio e la distruzione del loro habitat naturale. La tigre del Bengala è classificata fra le specie minacciate dall’Unione mondiale per la Conservazione della Natura (Iucn).
Tags:
  • Ambiente
  • Amka
  • Animali
  • Animali selvatici
  • Bangladesh
  • Cesare avesani zaborra
  • Diritti animali
  • Fauna
  • Felini
  • Flora
  • Giornata della tigre
  • Luva
  • Mangrovie
  • Monirul khan
  • Parco natura viva di bussolengo
  • Sundarban
  • Tapan kumar dey
  • Tigre
  • Tigre del bengala
  • Tigri
  • Tigri di amur
  • Turismo
  • Uiza
  • Unione italiana zoo e acquari
  • Università jahangirnagar del bangladesh
  • Zoologo
Partecipa alla discussione

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato

  • Annulla
  • Disclaimer
  Post Precedente
Post Successivo 
Archivio post
Post Recenti
    • 26 Marzo 2023, 8:21

    Rai3, la tv segue le orme degli orsi tra Abruzzo e Trentino

    • 25 Marzo 2023, 7:11

    Protesta animalista a Verona contro l'ipotesi di abbattimento dell'orso Mj5

    • 24 Marzo 2023, 6:31

    "Niente cani in casa", anche se è un cane guida: non vedente sfrattata a Bologna

Segui anche su
  • Twitter
    @24zampe

  • RSS
    Segui

Commenti Recenti
  • Guido, grazie dell’apprezzamento. I cambiamenti culturali partono anche dai c...

  • …nessun dorma…

  • Italioti…

I Nostri Blog
  • Caption
    Info Data

    - di

  • Caption
    Alley Oop

    - di Monica D'Ascenzo

  • Caption
    Econopoly

    - di

Ultimi tweet

@24zampe

Joel Sartore@joelsartore·
22ore fa

Rarely flying and never migrating, kori bustards stalk the savannahs of eastern and southern Africa in search of insects or small animals to eat. Reaching almost 5 feet tall and weighing nearly 40 pounds, the males of this species are among the heaviest of all flighted birds.

Reply on Twitter 1640012565387386881Retweet on Twitter 164001256538738688154Like on Twitter 1640012565387386881370
andrea cherchi@cherchiandrea·
26 Mar

Un gatto in corso Monforte. #milano

Reply on Twitter 1639871176158728192Retweet on Twitter 16398711761587281927Like on Twitter 163987117615872819278
Joel Sartore@joelsartore·
25 Mar

Standing an average of five feet tall and with a wingspan of eight feet, the Jabiru stork is one of the largest bird species in the Americas. In addition to their large size, another notable feature of the Jabiru stork is its throat sac.

Reply on Twitter 1639632497175678976Retweet on Twitter 163963249717567897652Like on Twitter 1639632497175678976514

Le regole della Community

Il Sole 24 ORE incoraggia i lettori al dibattito ed al libero scambio di opinioni sugli argomenti oggetto di discussione nei nostri articoli. I commenti non devono necessariamente rispettare la visione editoriale de Il Sole 24 ORE ma la redazione si riserva il diritto di non pubblicare interventi che per stile, linguaggio e toni possano essere considerati non idonei allo spirito della discussione, contrari al buon gusto ed in grado di offendere la sensibilità degli altri utenti. Non verranno peraltro pubblicati contributi in qualsiasi modo diffamatori, razzisti, ingiuriosi, osceni, lesivi della privacy di terzi e delle norme del diritto d'autore, messaggi commerciali o promozionali, propaganda politica.

Finalità  del trattamento dei dati personali

I dati conferiti per postare un commento sono limitati al nome e all'indirizzo e-mail. I dati sono obbligatori al fine di autorizzare la pubblicazione del commento e non saranno pubblicati insieme al commento salvo esplicita indicazione da parte dell'utente. Il Sole 24 ORE si riserva di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP del computer da cui vengono pubblicati i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità  competenti. Ogni ulteriore diffusione dei dati anagrafici dell’utente e di quelli rilevabili dai commenti postati deve intendersi direttamente attribuita alla iniziativa dell'utente medesimo, nessuna altra ipotesi di trasmissione o diffusione degli stessi è, dunque, prevista.

Tutti i diritti di utilizzazione economica previsti dalla legge n. 633/1941 sui testi da Lei concepiti ed elaborati ed a noi inviati per la pubblicazione, vengono da Lei ceduti in via esclusiva e definitiva alla nostra società, che avrà  pertanto ogni più ampio diritto di utilizzare detti testi, ivi compreso - a titolo esemplificativo - il diritto di riprodurre, pubblicare, diffondere a mezzo stampa e/o con ogni altro tipo di supporto o mezzo e comunque in ogni forma o modo, anche se attualmente non esistenti, sui propri mezzi, nonché di cedere a terzi tali diritti, senza corrispettivo in Suo favore.