Le leggi europee ‘salva-natura’ non vanno riviste e corrette, semmai applicate. Questo il succo del messaggio che arriva da circa mezzo milione di europei, con britannici, tedeschi e italiani in testa, che ha risposto alla campagna online #AllarmeNatura #NatureAlert lanciata dalle principali organizzazioni ambientaliste (BirdLife, Wwf, European Environmental Bureau, Friends of the Earth Europe), e sostenuta in Italia tra gli altri da Fai, Legambiente, Lipu, Wwf Italia.
Ne abbiamo già parlato qui e qui su 24zampe. Si può votare onlne fino a mezzanotte di oggi inserendo in un motore di ricerca “#AllarmeNatura”, o collegandosi ai siti delle associazioni.
La mobilitazione, scattata a maggio scorso, aveva come obiettivo una massiccia adesione alla consultazione pubblica della Commissione europea sulla revisione di due direttive: Habitat e Uccelli, fra le piu’ importanti al mondo in termini di tutela di animali, piante e habitat, dall’estinzione. Lo scopo è stato raggiunto e il messaggio non poteva essere più chiaro: queste leggi Ue sulla natura non vanno cambiate. Dal canto suo, il commissario europeo all’ambiente, Karmenu Vella, si è difeso dicendo “che non c’e’ un ridimensionamento” degli obiettivi delle norme, che quindi “non vengono rimessi in discussione”. Habitat e Uccelli tutelano oltre un migliaio di specie chiave e oltre 27mila siti naturali in Europa, tramite la rete ‘Natura 2000’, che copre quasi un quinto del territorio Ue.
“Agli europei interessa la propria natura e le leggi europee che la proteggono” spiega Genevieve Pons, direttore dell’ufficio Ue del Wwf, a nome della coalizione ambientalista. “Ora è il momento per la Commissione europea di dargli ascolto e mettere a punto un piano di tutela della natura basato su maggiori finanziamenti e una più severa applicazione della legge” ha concluso Pons. (Ansa)