Un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ad altre cariche dello Stato per gli animali dell’isola di Gorgona. “Tutelare la vita di tutti gli animali presenti sull’isola, riconoscendo la loro soggettività e il loro status di esseri senzienti e sottraendoli da ogni forma di vendita o sfruttamento per finalità produttive nonché dalla morte per macellazione. Lo sfruttamento e l’uccisione degli animali sono, infatti, incompatibili con la missione istituzionale del carcere”.
E’ questo che intellettuali, personalità dello spettacolo e della cultura ma anche gente comune hanno voluto chiedere al presidente della Repubblica, al premier Matteo Renzi e al ministro della Giustizia Andrea Orlando per salvaguardare il modello virtuoso di carcere aperto dell’Isola di Gorgona. “Dopo la petizione firmata da migliaia di cittadini e la recente mozione approvata in Senato (che impegna il governo a valorizzare e promuovere buone pratiche come l’esperienza di reinserimento e recupero dei detenuti del carcere dell’isola di Gorgona attraverso attività con animali domestici), ora – sottolinea la Lav in una nota – è la volta di importanti persone del mondo giuridico, della cultura e dello spettacolo che hanno firmato un documento dal titolo inequivocabile: `Appello per Gorgona: l’isola delle buone pratiche nella relazione umano-animale”.
Insieme a persone molto note come Stefano Rodotà, Licia Colò, Sveva Sagramola, Susanna Tamaro, Erri De Luca, l’appello è sottoscritto da persone di varia estrazione culturale e operanti in diversi ambiti professionali, alcune delle quali hanno una conoscenza diretta dell’isola tra cui un’antropologa che ha redatto una tesi sulla comunità di Gorgona e quella di un ex detenuto sull’isola. (Kronos)