L’estate, per gli animali, è tempo (purtroppo) anche di abbandoni. Per cercare di arginare questo odioso reato, la Lav – in un comunicato – invita cittadini e istituzioni ad adottare indispensabili azioni di prevenzione, come le adozioni consapevoli dai canili, la sterilizzazione (per evitare riproduzioni fuori controllo), il cane libero accudito: un’alternativa alla vita da reclusi, anche per i randagi che non trovano una famiglia disposta ad accoglierli in casa.
Si tratta di una soluzione prevista da alcune leggi regionali di attuazione della Legge Quadro n.281/91 e dalla Circolare n.5 del 14 maggio 2001 del Ministero della Sanità, che può essere istituita dal Sindaco, primo responsabile del benessere di tutti gli animali presenti sul territorio comunale (art.3 Dpr 31 marzo ’79). La scelta di vivere con un animale non sempre è ponderata con responsabilità, e il cane o il gatto (ma anche altri animali), una volta rivelatisi impegnativi o costosi, vengono abbandonati.
Le punte massime di animali abbandonati – continua il comunicato della Lega antivivisezione – si registrano nel periodo estivo (25-30%), quando la partenza per le vacanze pone il problema di sistemare il quattrozampe, ma oltre il 30% dei cani viene abbandonato subito dopo l’apertura della stagione venatoria, perchè il cane non è bravo a cacciare.
Si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 80mila gatti e 50mila cani, piu’ dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti. Spesso gli animali disorientati e impauriti vagano in strada, con un grave rischio per se stessi e per gli automobilisti (ne abbiamo parlato qui, mettendo in evidenza l’aspetto delle responsabilità civili e penali, e qui, segnalando l’iniziativa dell’Enpa contro l’abbandono).
Oltre a essere un reato, l’abbandono – continua la Lav – porta a un dispendio di denaro pubblico che ricade sull’intera collettività: considerando che per ogni cane ospitato in canile ogni Comune paga circa mille euro all’anno, e nei canili italiani ci sono circa 200mila quattro zampe, le proporzioni del fenomeno sono davvero rilevanti. Per contrastare questa piaga, la Lav propone alcune misure tese a riformare la Legge 281/91 (Tutela animali d’affezione e prevenzione del randagismo) attraverso, ad esempio, il libero accesso di cani e gatti nei luoghi pubblici e nelle strutture turistiche, detrazioni fiscali su cibo e spese veterinarie per chi adotta un cane o un gatto, l’inserimento di cani e gatti nel certificato di stato di famiglia. Nelle nostre case trovano posto circa 14 milioni tra cani e gatti, pressochè in egual misura.
Per chi si appresta a partire per le vacanze in loro compagnia, è on line qui la miniguida della Lav Vacanze a quattro zampe, con indicazioni utili per far sentire cani e gatti a loro agio. Eccone un breve riassunto: 1. viaggiare in orari appropriati e 2. scegliere quelli non troppo caldi; 3. programmare una o più soste per consentire all’animale di bere e di muoversi; 4. non lasciare mai gli animali soli in macchina, per nessun motivo; 5. fare attenzione al colpo di calore, sia in viaggio che in villeggiatura; 6. portare sempre guinzaglio e museruola per i cani; 7. proteggere i gatti negli appositi trasportini, e 8. trasportare gli animali con le modalità previste dal Codice della Strada.