AGGIORNAMENTO DEL 16 LUGLIO 2015: I DATI DI COLDIRETTI LOMBARDIA
Venti milioni di litri di latte in meno nella produzione di luglio degli allevamenti lombardi. E’ l’effetto dello stress da caldo sulle mucche nelle stalle, dove doccette e ventilatori riescono ad alleviare solo in parte la sofferenza degli animali. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti Lombardia alla vigilia di un weekend che si preannuncia bollente, con le temperature vicine ai 40 gradi.
Intanto sono scattate le misure anti afa e gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perchè ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature anche il doppio dei periodi più freschi. La situazione è preoccupante soprattutto nelle aree della pianura padana dove si concentra il maggior numero di stalle. A livello nazionale sono già 50 milioni i litri di latte persi per colpa del caldo nei primi quindici giorni di luglio.
Se nei pollai si è già registrato precisa la Coldiretti – un calo fra il 5 al 10 per cento nella deposizione delle uova, per i maiali sono stati accesi i condizionatori per evitare che le temperature sfondino la soglia dei 28 gradi oltre la quale gli animali cominciano a soffrire e a mangiare fino al 40 per cento in meno della razione giornaliera.
POST ORIGINALE DEL 6 LUGLIO 2015
Stress da caldo anche per gli animali. Se nelle case vediamo i nostri amici a quattro zampe boccheggiare e essere attivi solo al mattino molto presto oppure risorgere appena si incontra un ambiente con l’aria condizionata, nelle fattorie non è diverso. Le mucche con le alte temperature sono stressate e stanno producendo fino al 10 per cento di latte in meno rispetto ai periodi normali.
E’ questo l’allarme lanciato dalla Coldiretti nel sottolineare che gli effetti del super anticiclone africano Flegentonte si stanno facendo sentire soprattutto nelle aree della pianura padana dove si concentra il maggior numero di allevamenti e dove l’umidità soffocante aumenta la temperatura percepita, fino a farle sfiorare i 40 gradi.
Per le mucche – riferisce la Coldiretti – il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. In soccorso sono già scattate le contromisure anti afa nelle stalle dove gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perchè ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi più freschi.
Anche nelle stalle delle fattorie si cerca di “condizionare” l’aria, per quanto possibile. E allora entrano in funzione ventilatori e doccette refrigeranti, per aiutare a sopportare meglio la calura. Ma tutto ha un prezzo. Così al calo delle produzioni di latte si aggiunge anche – conclude la Coldiretti – un aumento dei costi alla stalla, per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo.