Ogni anno 4mila incidenti stradali sono provocati da animali vaganti, secondo i dati che l’Ente nazionale protezione animali (Enpa) ha in mano e diffonde oggi. “E’ un costo sociale importante a cui va messo rimedio”, afferma Marco Bravi, responsabile comunicazione e sviluppo delle iniziative e presidente del Consiglio Nazionale Enpa. Il claim della campagna contro l’abbandono degli animali “Chi abbandona si abbandona”, vuole anche mettere in evidenza come “le persone che maltrattano gli animali, normalmente hanno un approccio prevaricatore che sviluppa su ogni altra categoria debole, come ad esempio le donne oppure i bambini”, spiega Bravi.
L’INIZIATIVA DELL’ENPA
In vista delle vacanze estive, l’associazione mira a dimostrare che “viaggiare con un animale si può”. L’emergenza abbandono non riguarda solo i cani ma anche gatti, conigli, cavie e animali esotici. Da Nord a Sud, isole comprese sono un centinaio i banchetti che le Sezioni locali allestiranno sabato 4 e domenica 5 luglio per dire no all’abbandono di animali; un fenomeno che, nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, anche grazie alle campagne di sensibilizzazione e alla crescita del numero di strutture “animal friendly”, continua a rappresentare per il nostro Paese una piaga inaccettabile.
PER I GATTI E’ EMERGENZA
Nonostante “le nuove leggi abbiano fatto molto per contrastare gli abbandoni, il problema è ancora molto diffuso. E non riguarda solo i cani. In questo momento abbiamo una emergenza negli abbandoni dei gatti che è aumentato del 50% rispetto agli anni precedenti – afferma Bravi – provocando la morte di questi animali. Infatti, lo stereotipo che il gatto diversamente dal cane è più autonomo e indipendente non è valido per un animale abituato a casa che non sa vivere per la strada”. Calano, invece, gli abbandoni dei cani anche se “i numeri si basano sempre sulle catture, e molti comuni ne fanno meno per problemi di spesa”, dice Bravi. Che ricorda come “l’abbandono di un animale sia una vergogna, una crudeltà e una dimostrazione di inciviltà ma anche un reato punito con l’arresto fino ad un anno e un’ammenda da mille a diecimila euro”.
I DATI SULL’ABBANDONO
Secondo quanto rileva l’Enpa, gli animali più abbandonati sono gatti, conigli, cavie e animali esotici. Il ministero della Salute nel 2012 aveva stimato la presenza sul territorio italiano di una popolazione di randagi compresa tra 500mila e 700mila esemplari, mentre i dati relativi agli ingressi nei canili sanitari (la prima struttura cui viene affidato un cane abbandonato) parlano per il 2012 di oltre 104mila abbandoni. Sempre in tema di indicatori, ci sono anche le rilevazioni che l’Enpa conduce presso le proprie strutture, da cui emerge per l’ultimo triennio una flessione degli ingressi canini nell’ordine del 15%.