Un tempo erano comunissimi anche a Londra ma a partire dagli anni Sessanta la comunità di ricci della capitale è diminuita drasticamente, anche a causa dell’aumento del traffico. Ora però un gruppo di etologi ha scoperto lo stratagemma che ha consentito alla popolazione di ricci di Regents Park, a due passi da Oxford Street, di resistere al caos cittadino: questi simpatici animaletti hanno infatti imparato a temere le automobili e sanno ora come evitarle quando attraversano la strada.
Lo studio è stato effettuato dalla Royal Parks Foundation, che ha posizionato dei rilevatori di posizione sugli animali. Ecco così è emerso come i ricci tendano a rimanere confinati nel parco, che non è nemmeno grandissimo, e rarissimamente attraversino le strade che lo circondano. Un comportamento ritenuto assai singolare, considerando che spesso i ricci cercano l’asfalto in quanto è fonte di calore. Clare Bowen, che fa parte del team della fondazione, ha detto: “Tutte le prove che abbiamo ci dimostrano come questi ricci si tengano ben alla larga dalle strade trafficate”. La comunità di Regents Park, contrariamente a quelle degli altri parchi londinesi che sono ormai scomparse, è così sopravvissuta “perchè questi animali hanno imparato a evitare i pericoli”. Si stima nel Regno Unito ci siano al momento non più di un milione di ricci, contro i circa 36 milioni stimati alla fine degli anni Cinquanta.
Del resto, l’immagine più comune che abbiamo di un riccio è quella di vederlo giacere sulla carreggiata investito da un’auto. A Milano, è nata un’iniziativa nella zona nord (tra i comuni di Cormano, Novate e Milano) che si chiama “RiconnettiMi. Perché un riccio passi per il nord Milano”, ne abbiamo parlato qui. Si tratta di un progetto di connessione ecologica tra i parchi Balossa, Nord, Villa Litta, Parco oltre il Pioppeto, ex O.P. Paolo Pini e Cormano. L’animale è stato scelto come simbolo perchè, esattamente come noi cittadini, desidera vivere in una città con meno traffico e con parchi e giardini collegati tra loro.