AGGIORNAMENTO DELLE 12 – LAV ED ENPA: LE REGIONI NON APPROVERANNO IL PIANO
Primo passo avanti per la salvezza dei lupi: le associazioni animaliste LAV ed Enpa questa mattina hanno incontrato il Presidente della Conferenza Stato Regioni Stefano Bonaccini, prima della loro odierna riunione, il quale ha riferito che le Regioni non approvano il Piano Lupi e il documento sarà rispedito al Ministro dell’Ambiente Galletti.
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AGGIORNAMENTO DEL 2 FEBBRAIO ORE 9 – GALLETTI A RADIO24: PIANO LUPO TUTELA TUTTI, ANCHE I LUPI
Collegato con la trasmissione 24Mattino su Radio24, il ministro Galletti ha risposto alle domande di Alessandro Milan e Oscar Giannino a proposito del Piano Lupo. Ha ribadito quanto già detto nei giorni scorsi. C’è una pressione del lupo sugli allevatori che va gestita. La dimostrazione sarebbe la quota di lupi prelevata illegalmente dai bracconieri: su 1500-1800 predatori presenti sul territorio, soprattutto in Appennino, si stima che siano circa 250-300 quelli uccisi ogni anno. “La caccia al lupo, quindi, è già aperta”. Il Piano, nei sui 22 punti, si fa carico di controllare gli avvelenamenti con cani specializzati, di potenziare i nuclei di Carabinieri Forestali antibracconaggio, destina risorse agli allevatori perchè si dotino di dispositivi antilupo come cani da guardianìa e recinti, attua misure anti-ibridazione e altro ancora. Solo all’ultimo punto, e su richiesta specifica al ministero, le Regioni possono chiedere la deroga per prelevare (cioè abbattere) una quota del 5% di lupi. Alla domanda dei conduttori sull’esito del voto di oggi, Galletti ha risposto: “Io ho il cuore in pace: sono l’unico ministro ad averci messo la faccia negli ultimi anni e non sono rimasto a guardare il bracconaggio dei lupi. Ora i presidenti delle Regioni decidano”. Per concludere, Galletti ha ribadito: “Non sono il nemico dei lupi: sono qui per salvarli”.
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AGGIORNAMENTO DELLE 23.40 IN CODA – M5S: SUL LUPO ITALIA RISCHIA INFRAZIONE UE
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AGGIORNAMENTO DELLE 20.50 IN CODA – LOMBARDIA, ASS. TERZI: “NON ABBATTEREMO I LUPI”
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AGGIORNAMENTO DELLE 17.30 IN CODA – BRAMBILLA: GENTILONI SI DISTINGUA DA RENZI, NEMICO DEGLI ANIMALI
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AGGIORNAMENTO DELLE 17 IN CODA – WWF: SI APRE UNO SPIRAGLIO PER SALVARE IL LUPO
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AGGIORNAMENTO DELLE 17 IN CODA – FLASH MOB ANIMALISTI ITALIANI CONTRO GLI ABBATTIMENTI DEI LUPI
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POST ORIGINALE DELLE 7.08
Una mobilitazione straordinaria, senza precedenti, in difesa del lupo. Che ha aperto una breccia anche nel fronte delle Regioni, chiamate domani a dare il via libera finale al Piano del Governo. Associazioni animaliste e ambientaliste, partiti politici, molti governatori, addirittura uno sciopero della fame: tutti schierati contro il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e l’ormai famigerato 22° punto del “Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia”, preparato insieme all’Ispra e a 70 esperti. Il piano prevede 22 misure per affrontare i problemi di convivenza fra i lupi e gli allevatori, diventati scottanti negli ultimi anni a causa del proliferare di questi predatori. Sono previsti monitoraggio della popolazione, campagne di informazione sui sistemi di prevenzione naturali (cani pastori, rifugi, recinti elettrificati), gestione dei pascoli, lotta agli incroci con i cani, rimborsi più rapidi. E, come extrema ratio, un abbattimento controllato fino al 5% della popolazione complessiva di lupi in Italia, previo un piano regionale approvato da Ispra e Ministero. Nel nostro paese ci sono, protetti dal 1971, fra i 100 e i 150 esemplari sulle Alpi e fra i 1.070 e i 2.472 in Appennino, il 18% dei lupi di tutta la Ue. I governatori regionali di Piemonte, Veneto e Liguria si sono uniti a quelli di Puglia, Lazio, Marche, Campania, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia per votare “no” al piano del Governo. Più di mezzo milione di persone hanno raccolto l’appello in difesa dei lupi lanciato da Enpa attraverso la propria pagina Facebook. Centinaia di migliaia di italiani stanno “assediando” le pagine social e le caselle mail del Ministero dell’Ambiente e delle istituzioni. In moltissimi stanno firmando petizioni online (qui quella del Verde Rinaldo Sidoli, che ha raggiunto quota 160mila sostenitori, ne abbiamo scritto qui) e dimostrando civilmente il proprio dissenso nei confronti di quella parte del Piano che prevede la possibilità di aprire la caccia contro il più grande predatore italiano. Ad esempio i 138 militanti EcoRadicali, che hanno indetto uno sciopero della fame e che invieranno una foto del loro piatto vuoto al ministro: via e-mail o sui social con l’hashtag #SALVAiLUPI, ribadendo le ragioni della protesta nonviolenta. La federazione dei Verdi ha anche organizzato una manifestazione #SalvailLupo a Roma per giovedì 2 febbraio, al Pantheon alle ore 16. Paolo Bernini del M5S posta un commento in cui invita a votare “no” e “fermare questa strage senza precedenti che attacca la biodiversità del nostro territorio”. Tra le altre iniziative, il Wwf ha organizzato un’azione social che punta a coinvolgere attivisti, soci, volontari e scuole e si è appellata ai presidentei di Regone. A fianco della Campagna #SOSLUPO è sceso in campo, per mano del suo creatore Silver, anche Lupo Alberto, che alla domanda “Licenza di uccidere il lupo?” risponde: “Certo che No! Ma siamo matti?!”. Con l’appello “Salvate i lupi!” e con l’hashtag #cacciaunNO, anche le associazioni Animalisti Italiani, Enpa, Lac, Lav, Lipu e Lndc si preparano ad accogliere a Roma i presidenti di Regione e il ministro per gli Affari regionali. “La conservazione del lupo è un tema troppo serio perché possa essere piegato al clamore mediatico o al populismo di qualcuno”, afferma il ministro Galletti. “Settanta scienziati hanno proposto uno strumento di tutela del lupo attraverso 22 azioni che le Regioni devono attuare – ha aggiunto -: ora mi dicano cosa intendono fare, ma non permetterò che su una materia delicata come la tutela del lupo, al posto della scienza detti l’agenda chi evidentemente o non ha letto il testo o è in malafede”.
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AGGIORNAMENTO DELLE 17 – WWF: SI APRE UNO SPIRAGLIO PER SALVARE IL LUPO
Sembra “si apra uno spiraglio per salvare il lupo” alla luce della “risposta positiva di numerosi governatori all’appello del Wwf che chiedeva l’approvazione del Piano senza abbattimenti legali”. Così l’associazione ambientalista che annuncia un presidio, domani pomeriggio, in occasione del voto in Conferenza Stato-Regioni sul Piano per la conservazione e gestione del Lupo in Italia. Il Wwf auspica che il fronte delle Regioni critiche verso gli abbattimenti (Lazio, Veneto, Abruzzo, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Liguria, Campania) e che hanno chiesto un chiarimento in sede politica al Ministero dell’Ambiente, “possa essere maggioranza nella riunione sul destino dei lupi”. L’ong chiede, da un lato, che sia stralciato dal Piano il capitolo relativo all’applicazione delle deroghe che consentono l’abbattimento legale del lupo, e, dall’altro, che siano garantite dal ministero dell’Ambiente e dalle Regioni le risorse finanziarie necessarie per attuare le altre 21 azioni previste dal Piano per la prevenzione e il risarcimento dei danni alla zootecnia, per promuovere studi e ricerche indispensabili per una stima attendibile sul numero e distribuzione della specie nel nostro Paese e per azioni efficaci di contrasto del randagismo canino e del fenomeno dell’ibridazione cane-lupo. Il Wwf si dice pronto ad un confronto con il Ministero dell’Ambiente e le Regioni per definire le concrete ed efficaci modalità di applicazione delle altre 21 azioni. Domani, dalle 11, il Wwf sarà in azione su Twitter con messaggi rivolti al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti e al presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.(Ansa)
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FLASH MOB ANIMALISTI ITALIANI CONTRO GLI ABBATTIMENTI DEI LUPI
La proposta di riaprire la caccia al lupo, contenuta nel “Piano di conservazione e gestione” all’esame, domani, del Governo e dei presidenti delle Regioni, “non solo non è fondata su dati e riscontri scientifici, ma ha un fine tutto politico, candidamente confessato nel piano stesso: ‘Superare il clima di contrapposizione’ con gli allevatori, attraverso “una dimostrazione di flessibilità”. Lo afferma la deputata Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente osservando “crepi il lupo, purché regni la pace sociale”. Invece no, sottolinea l’ex ministro, “i lupi non si toccano, Governo e Regioni ascoltino il parere degli esperti e le voci indignate di centinaia di migliaia di cittadini”. “Quando si mettono in moto interessi economici e i pacchetti di voti ad essi collegati – continua l’ex ministro – a pagare il conto è sempre l’anello più debole: in questo caso il lupo, magnifico predatore, simbolo di fierezza e di libertà, al quale proprio l’Italia, con una saggia politica di conservazione, ha restituito solide speranze di sopravvivenza. Ora, perché fa comodo a qualcuno, si vuole intaccare un patrimonio di tutti, tornando indietro di oltre quarant’anni. Faccio dunque appello ai presidenti delle Regioni, quelli che non hanno già manifestato la loro contrarietà, e al Governo, perché ascoltino esperti di fama internazionale come Marc Bekoff che considerano il via libera agli abbattimenti un incentivo ai bracconieri, ‘inefficace’ anche come strumento di contenimento. Se non basta – prosegue la parlamentare – ascoltino almeno le proteste di centinaia di cittadini, che stanno firmando petizioni su internet e inondando di email le caselle postali delle autorità coinvolte. Domani il governo Gentiloni, nato come sbiadita fotocopia del precedente – conclude Brambilla – ha un’occasione straordinaria: marcare (almeno in questo) la discontinuità rispetto all’esecutivo Renzi, di gran lunga il più ostile agli animali (e ai selvatici in particolare) della storia della Repubblica”.
AGGIORNAMENTO DELLE 20.50 IN CODA – LOMBARDIA, ASS. TERZI: “NON ABBATTEREMO I LUPI”
“Posso garantire che in Regione Lombardia non verra’ abbattuto nessun lupo! Da un lato perche’ sono le regioni a chiedere le deroghe al Ministero e io non ho intenzione di chiederne nessuna, dall’altro perche’, nella nostra regione, i capi sono pochi, non stanziali e ad oggi non si riscontrano particolari problemi legati alla loro presenza”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile, Claudia Terzi. “Credo sia opportuno precisare le parole del ministro Galletti – ha proseguito l’assessore – in ordine al Piano Lupo approvato l’altro giorno in commissione ambiente delle regioni. Con il piano non si autorizza affatto l’abbattimento dei lupi in maniera indiscriminata. Ogni regione potra’ chiedere o meno la deroga secondo quanto prescritto dalla direttiva Ue che gia’ norma la questione. Noi, in Lombardia, da sempre sosteniamo il ritorno del lupo, anche con progetti europei”.
PROGETTO WOLFALPS – “Con il progetto Wolfalps – ha spiegato l’assessore – sono state messe in campo diverse azioni per una convivenza pacifica con il lupo e per un suo ritorno, naturale, nelle alpi. Inoltre, gia’ da tempo stiamo effettuando un monitoraggio coordinato con le altre regioni oltre ad attivita’ di prevenzione degli attacchi: recinti elettrificati, informazione ed eventuale rimborso agli allevatori”.
BIODIVERSITA’ CON SILVER – Lo scorso dicembre, inoltre, abbiamo portato, grazie alla matita del disegnatore Silver, lupo Alberto e l’Orso Boris nelle scuole lombarde. Un libretto informativo che coinvolge gli studenti lombardi attraverso un viaggio dedicato alla scoperta della nostra biodiversita’.
NESSUNA DEROGA – “Da noi quindi non si applicheranno deroghe – conclude Terzi – da tempo stiamo andando nella direzione opposta lavorando, ripeto, per un eventuale ritorno naturale del lupo e per la sua tutela. Se il lupo tornasse a occupare il suo habitat naturale sarebbe un segnale importante di rinaturalizzazione del territorio lombardo. (Lnews)
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AGGIORNAMENTO DELLE 23.40 – M5S: SUL LUPO ITALIA RISCHIA INFRAZIONE UE
Il Movimento 5 Stelle è pronto a impugnare in Europa la norma ‘ammazza-lupo’ in caso di approvazione, domani, in Conferenza Stato-Regioni e avverte che quindi l’Italia è a rischio infrazione Ue. “Questo piano è illegittimo e suscettibile d’infrazione Ue – spiega Mirko Busto, deputato 5stelle in Commissione Ambiente – perché introduce la possibilità di uccidere il lupo senza aver applicato una serie di azioni preliminari prevista dalla Direttiva europea Habitat, come ad esempio il censimento nazionale della specie e un piano nazionale di interventi per consentire la convivenza l’uomo-lupo (come recinti elettrificati e cani pastore). Una forzatura con cui si strizza l’occhio al mondo della caccia, sdoganando persino quella illegale, con tutti i rischi che ne derivano per persone e animali”. Il ministro dell’Ambiente, Galletti, e i presidenti delle Regioni, chiedono i deputati del Movimento, “respingano la norma del Piano Lupo che dà il via libera agli abbattimenti non solo perché il lupo è una specie ‘particolarmente protetta’ dal 1971 ma perché l’Italia rischia una nuova procedura d’infrazione europea che porterebbe, ancora una volta, ad uno spreco di denaro pubblico per centinaia di milioni di euro. Se la norma ‘ammazza-lupo’ sarà approvata – si avverte – il M5S la impugnerà in Europa e il conto del danno economico che ne deriverà per l’Italia sarà presentato al Pd”. “Lo abbiamo già visto in altri casi di infrazione Ue, come per le 133 discariche abusive, in cui i cittadini italiani sono stati danneggiati due volte: trovandosi con un ambiente inquinato e con decine di milioni di euro da sborsare”, conclude la nota. (Ansa)
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AGGIORNAMENTO DEL 2 FEBBRAIO ORE 9 – GALLETTI A RADIO24: PIANO LUPO TUTELA TUTTI, ANCHE I LUPI
Collegato con la trasmissione 24Mattino su Radio24, il ministro Galletti ha risposto alle domande di Alessandro Milan e Oscar Giannino a proposito del Piano Lupo. Ha ribadito quanto già detto nei giorni scorsi. C’è una pressione del lupo sugli allevatori che va gestita. La dimostrazione sarebbe la quota di lupi prelevata illegalmente dai bracconieri: su 1500-1800 predatori presenti sul territorio, soprattutto in Appennino, si stima che siano circa 250-300 quelli uccisi ogni anno. Il Piano, nei sui 22 punti, si fa carico di controllare gli avvelenamenti con cani specializzati, di potenziare i nuclei di Carabinieri Forestali antibracconaggio, destina risorse agli allevatori perchè si dotino di dispositivi antilupo come cani da guardianìa e recinti, attua misure anti-ibridazione e altro ancora. Solo all’ultimo punto, e su richiesta specifica al ministero, le Regioni possono chiedere la deroga per prelevare (cioè abbattere) una quota del 5% di lupi. Alla domanda dei conduttori sull’esito del voto di oggi, Galletti ha risposto: “Sono l’unico ministro ad averci messo la faccia, i presidenti delle Regioni decidano”.