Nel patrimonio mondiale dell’Unesco entrano otto nuovi siti naturali, dimora di animali rari e e spesso a rischio estinzione. Di questi, uno è transnazionale (abbraccia Kazakistan, Kirghizistan e Uzbekistan), mentre gli altri sette si trovano in Canada, Ciad, Cina, Iraq, Iran, Messico e Sudan. Il sito di Hubei Shennongjia è nella Cina centro-orientale e protegge tra le più importanti foreste primarie cinesi, che sono casa di alcune specie rare come l’orso tibetano, il leopardo nebuloso (nella foto) e la scimmia dal naso camuso. Importante per la fauna – per balene, delfini e squali presenti in abbondanza, oltre che per gli uccelli marini – è anche l’arcipelago di Revillagigedo, in Messico, formato da quattro isole che in realtà sono cime di vulcani. In Nord America c’è poi il canadese Mistaken Point, una scogliera frastagliata lunga 17 km che custodisce fossili del periodo Edicariano. Scelti dall’Unesco anche le paludi irachene dell’Ahwar, sede di antiche città mesopotamiche dove sfociano il Tigri e l’Eufrate, e il deserto iraniano di Lut, il luogo più caldo del Pianeta con oltre 70 gradi centigradi registrati nel 2005, dove sorgono le dune più alte del mondo, fino a 300 metri e privo, tranne che nelle oasi, di qualsiasi forma di vita vegetale e animale. In Africa l’Unesco premia l’altopiano dell’Ennedi, in Ciad, dove acqua e vento hanno scolpito canyon e vallate ed è abitato da una rara fauna che si ritiene fosse quella tipica del Sahara ai tempi di climi più umidi. Ci sono anche due località sudanesi: il parco marino di Sanganeb e la baia di Dungonab con l’isola di Mukkawar, habitat di pesci, coralli, ostriche perlifere, squali, tra cui il dugongo in via di estinzione a livello globale, ma soprattutto nota per le aggregazioni stagionali di mante uniche in tutta la regione dell’Oceano Indiano occidentale. L’ultimo sito patrimonio dell’umanità, transnazionale, è il Tien-Shan occidentale, parte dell’omonimo sistema montuoso asiatico. Ad altitudini che spaziano dai 700 ai 4.500 metri, ospita diversi paesaggi eccezionalmente ricchi di biodiversità.