Veneto primo produttore di miele con 100mila alveari e 10mila apicoltori

L’apicoltura del Veneto – prima regione italiana per numero di apicoltori con 10mila operatori, 100mila alveari e mille tonnellate di miele prodotte – nel 2025 ha visto una ripresa della produzione di miele grazie a un clima più stabile. È quanto emerge dai dati presentati oggi in occasione della Festa degli Apicoltori, tenutasi a Spresiano (Treviso), organizzata da Apat Apicoltori in Veneto, associazione che in regione riunisce 1.420 apicoltori con 28.500 alveari. “Il miele di acacia ha registrato un andamento positivo nelle province di Padova, Treviso e Vicenza. In crescita anche il castagno, con incrementi fino al +10% in alcune aree”.

IN ITALIA 60 TIPOLOGIE DI MIELE, PRIMATO MONDIALE

“Sostanzialmente stabili invece le produzioni di tiglio e millefiori, mentre si è osservato un drastico calo del tarassaco (-60% sui Colli Euganei, nel padovano), penalizzato da piogge persistenti”, ha spiegato Stefano Dal Colle, presidente Apat Apicoltori in Veneto. Le api garantiscono il 75% delle colture agrarie e il 90% delle piante da fiore, con un valore stimato di 1.200 euro per alveare. A livello nazionale si contano 77mila apicoltori, 1,57 milioni di alveari “e ben 60 diverse tipologie di miele, un primato mondiale” sottolinea Dal Colle. In Veneto Apat coordina formazione, assistenza tecnica, divulgazione e attività attraverso 5 sedi operative, 13 gruppi locali e 10 apiari scuola. (Adnkronos)

Su 24zampe: Gli animalisti diffidano la Toscana: non si caccia la pavoncella