Il Consiglio di Stato blocca la caccia ai 469 cervi in Abruzzo

Non saranno abbattuti i 469 cervi oggetto della delibera della Giunta regionale d’Abruzzo. Lo ha deciso ieri il Consiglio di Stato, sezione sesta, che ha sospeso il provvedimento accogliendo l’appello di varie associazioni animaliste e ambientaliste. I giudici di secondo grado hanno ribaltato l’ordinanza del Tar Abruzzo che aveva rigettato il ricorso delle associazioni contrarie all’abbattimento degli animali. Sarà proprio il Tar, ora, che dovrà pronunciarsi di nuovo nel merito, come stabilito nell’ordinanza del Consiglio di Stato. L’abbattimento degli esemplari di cervo era stato deciso dalla giunta regionale lo scorso 8 agosto. Il 9 ottobre il Tar abruzzese aveva rigettato la richiesta di sospensiva presentata dalle associazioni, mentre il 14 ottobre il Consiglio di Stato aveva accolto il ricorso cautelare urgente, fissando l’udienza per il 7 novembre. Da qui la decisione di sospendere il provvedimento adottato dalla giunta regionale e rinviare gli atti al Tar per la pronuncia nel merito. Ad impugnare la delibera regionale sono state l’associazione italiana per il World wide find nature, Lav-Lega antivivisezione, Lndc animal protection, con il supporto di Lead Odv, Oipa Odv e Leidaa Ets.

LA GIUNTA RESTA FIDUCIOSA: IL PIANO ERA BEN PREDISPOSTO E AVEVA L’OK DI ISPRA

“Il fatto che il Consiglio di Stato abbia ritenuto valide le nostre ragioni – commentano i ricorrenti – ci riempie di soddisfazione perché è la dimostrazione che eravamo e siamo nel giusto. Il Consiglio di Stato rimane un baluardo di legalità e di rispetto delle norme, sempre prezioso quando si tratta di arginare politiche che vanno contro gli animali e l’ambiente”. Secondo l’avvocato Michele Pezone che ha curato il ricorso “abbiamo fatto affermare un principio importante sulla necessità di effettuare i monitoraggi che erano stati previsti in sede di valutazione ambientale del piano faunistico venatorio e che non sono stati effettuati”. Il presidente della giunta regionale Marco Marsilio e il vicepresidente ed assessore all’agricoltura, alla caccia e all’ambiente Emanuele Imprudente, restano “fiduciosi in attesa del giudizio di merito, per il quale sarà fissata un’apposita udienza”. “È importante precisare – sottolineano – che il piano è stato predisposto attraverso una struttura tecnica qualificata, composta da esperti che operano in ambito nazionale sia per enti regionali sia per associazioni ambientali, e che ha inoltre ottenuto il parere favorevole dell’Ispra”. Soddisfatti Animalisti italiani – “Bloccata una delibera folle e criminale. Proseguiremo la lotta per tutelare gli animali” – e la minoranza politica: per il M5S “il CdS mette una pietra sopra il folle progetto della Giunta”, per il Pd “se Marsilio ci avesse ascoltato e avesse condiviso col territorio la ricerca di soluzioni, avrebbe evitato l’ennesima figuraccia nazionale e risolto il problema”. (foto di A. Iannarelli – Pnalm)

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