Dopo la Val di Sole, anche la Comunità della Valle di Non, in Trentino, è chiamata ad esprimersi sulla presenza di orsi e lupi sul proprio territorio, in una consultazione popolare che si terrà tra il 25 novembre e l’8 dicembre 2024. Le date sono state indicate dalla stessa Comunità di valle, che ha indetto il referendum sulla base della 9.060 firme depositate dai proponenti a inizio dello scorso mese di settembre. “Lo statuto della Comunità prevede che con mille firme si possa chiedere un referendum, tuttavia non vi sono regolamenti specifici in materia. Quindi dopo il deposito delle firme da parte dei proponenti, abbiamo dovuto procedere alla verifica delle sottoscrizioni (effettuata a campione) e poi creare un apposito regolamento. Su questo abbiamo seguito lo schema adottato dalla Comunità della Valle di Sole (dove vi è già stato il voto)”, ha spiegato il presidente della Comunità della Valle di Non, Martin Slaifer Ziller. Stando a quanto disposto dalla Comunità della Valle di Non, la consultazione avverrà negli uffici aperti al pubblico dei 23 Comuni che compongono la Comunità, nelle date indicate dall’istituzione di zona ma negli orari scelti da ciascun ente locale.
PER VOTARE NON SERVE LA TESSERA ELETTORALE MA SOLO LA CARTA D’IDENTITA’
Potranno votare tutte le persone che hanno compiuto o compiranno il diciottesimo anno di età nel 2024, anche in data successiva a quella stabilita per il referendum. Per votare sarà sufficiente esporre la carta d’identità, non sarà richiesta la tessera elettorale e si potrà votare anche su procura (portando un apposito modulo in fase di preparazione). È in studio anche la possibilità di permettere ad amministratori locali, operatori della stampa ed eventuali altri richiedenti di assistere allo spoglio con un accreditamento preventivo. “Il nostro auspicio è che le persone vadano a votare per esprimere la propria idea sul tema”, ha concluso Slaifer Ziller. La raccolta firme per una consultazione popolare all’interno delle Comunità di riferimento è stata effettuata anche nelle Giudicarie e in Valle dei Laghi. In entrambi i territori sono già state consegnate ai presidenti di Comunità le sottoscrizioni. Per la consultazione popolare nelle Giudicarie, spiega il presidente della Comunità di Valle, Giorgio Butterini, “una data ancora non c’è. Noi per arrivare all’obiettivo abbiamo necessità di modificare lo statuto della comunità, che allo stato attuale non consente l’indizione di una consultazione popolare in merito a tematiche che non siano a stretta attinenza con le attività dell’ente”.
DA DOMANI INIZIA LA RACCOLTA FIRME PER PROMUOVERE IL VOTO NELLA PAGANELLA
L’intenzione è quella di muoversi comunque. “La nostra intenzione, alla luce delle migliaia di firme raccolte, circa 10mila, è quella di tenere conto in modo responsabile dal punto di vista politico di una chiara volontà espressa dalla nostra cittadinanza”, aggiunge. Il prossimo passaggio è previsto per il 12 novembre, quando al Consiglio dei sindaci verrà presentata in via preliminare una bozza di modifica dello statuto, “per poi passare una decina di giorni dopo all’approvazione”. Il testo dovrà poi essere votato anche da tutti i 25 consigli comunali della valle; in seguito dovrà essere varato un regolamento specifico per l’indizione della consulta popolare, che si potrà tenere “realisticamente all’inizio dell’anno prossimo”. Nel frattempo il primo novembre inizierà la raccolta firme per promuovere una consultazione anche nella Comunità della Paganella. La domanda prevista dai proponenti è simile a quella degli altri territori: “Ritieni che la presenza di grandi carnivori quali orsi e lupi in zona densamente antropizzate come la Comunità della Paganella sia un pericolo per la sicurezza pubblica, danno per l’economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali?”. (Ansa)
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