San Rocco di Camogli, premio Fedeltà del cane 2024: le storie | 2

Come tutti gli anni il 16 agosto a San Rocco di Camogli, in Liguria, viene assegnato il Premio Internazionale Fedeltà del Cane. Quella del 2024 è la 63esima edizione (aggiornamento: vinta dal cane Giulio), nella quale vengono consegnati riconoscimenti ai cani che si sono distinti per particolari atti di fedeltà, eroismo, amore, alle persone o istituzioni che hanno operato benevolmente nei confronti dei cani e anche una menzione alla memoria e un premio fedeltà estero. Le storie di questi cani, raccolte qui sotto (e in altri due post di 24zampe, qui e qui) sono prese dal racconto di Sonia Gentoso, l’anima del Premio, che come sempre le ha selezionate e raccolte per un anno intero. “Storie di cani? Io le leggerei”, mi ha detto la persona che mi è più cara. E dunque ecco qui cinque premi Fedeltà italiani e uno estero.

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KENDY

Kendy, pastore tedesco femmina di 2 anni, nonostante la giovane età, in soli 12 mesi di servizio ha permesso alla Squadra il raggiungimento di buoni risultati nel ritrovamento di sostanze stupefacenti.

Kendy, GF 4463, pastore tedesco femmina, di due anni, è Ausiliare cinofilo specializzato, in servizio da giugno 2023 presso la Squadra Cinofili della Compagnia Pronto Impiego di Genova. Kendy, impiegata in attività giornaliera per il contrasto allo spaccio e all’illecita detenzione di sostanze stupefacenti, è stata capace in breve tempo, di adattarsi ed ambientarsi al nuovo scenario operativo, peculiarità piuttosto rara da verificarsi nei cani antidroga di nuova assegnazione. In appena 12 mesi di servizio, Kendy ha permesso alla Squadra di conseguire significativi risultati nel campo della lotta al narcotraffico con il ritrovamento complessivamente di kg.40 di hashish, kg. 1 di marijuana, 500 gr. di cocaina, 10 gr. di crack, 50 gr. di MDMA e 10 gr. di ketamina per violazione dell’art. 73 del DPR 309/90, e il relativo arresto di due responsabili oltre che la denuncia a piede libero di altri quattro responsabili.

Ritirerà il premio il conduttore di Kendy, il Finanziere Scelto Cinofilo Enrico Ciniglio; saranno accompagnati dal Finanziere Scelto Cinofilo Fiorenzo Ruggio, Compagnia Pronto Impiego, Guardia di Finanza, Genova.

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LEO E CHANEL

Leo e Chanel, labrador, entrambi di 8 anni, in forza alla Polizia di Stato, svolgono un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza dei cittadini durante manifestazioni ed eventi. Per la prima volta, ad onore del loro lavoro e di quello di tutte le forze dell’ordine, sono stati invitati sul palco del Festival di Sanremo 2024.

Le unità cinofile ATF (acronimo di Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives) della Polizia di Stato, il cui nome deriva da un’agenzia governativa del Dipartimento della Giustizia Statunitense responsabile per la prevenzione del crimine legato all’Alcool, al Tabacco, alle armi da Fuoco e agli esplosivi, hanno da sempre svolto un lavoro invisibile ma altamente qualificato, teso  a garantire, preventivamente, la sicurezza delle manifestazioni servendosi dell’eccellente fiuto dei cani labrador e della loro innata predisposizione alla ricerca ed al gioco. Quest’anno il Festival di Sanremo, per la prima volta nella sua storia, ha voluto onorare questi cani ed i loro conduttori per l’eccezionale insostituibile lavoro svolto. Perciò Amadeus ha fatto salire sul palco dell’Ariston ed ha presentato al pubblico sanremese e ai tanti milioni di spettatori sparsi per il mondo, le unità cinofile ATF della Polizia di Stato: Chanel condotta dall’Assistente Capo Coordinatore Mirko Pomicino e Leo condotto dal Vice Ispettore Gennaro Isoldi. Un importante riconoscimento per un lavoro nascosto, che la grande sensibilità di Amadeus e dell’autore della trasmissione Sergio Rubino ha voluto celebrare. Non si può che condividere la gratitudine espressa da Amadeus “per il lavoro che tutte le forze dell’ordine svolgono ogni giorno, in tutta Italia, per rendere più sicura la nostra vita”. Leo e Chanel, con i rispettivi conduttori, il Vice Ispettore Gennaro Isoldi e l’Assistente Capo Coordinatore Mirko Pomicino, riceveranno il premio accompagnati dall’Ispettore Laura Bisio, responsabile della Squadra Cinofili della Polizia di Stato di Genova.

Parteciperà l’Ispettore Alessandro Pilotto che ha reso possibile la presentazione di Leo e Chanel a Sanremo

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NOAH, CECILIA e PATH

Noah “il saggio” (nella foto) e Cecilia, golden retriever di rispettivamente 11 e 5 anni, sono i “cani professionisti” dell’Associazione Aslan impegnati nel progetto “Ri-Animali”, unica esperienza di Pet Therapy attiva in un reparto di Rianimazione Ospedaliera. Sempre in ambito sanitario opera Patch, di 5 anni, che insieme all’esperto Noah e a Cecilia, appartiene allo staff dei 18 cani di Aslan impiegati in vari progetti a beneficio di pazienti oncologici, anziani fragili e bambini disabili

“Ri-Animali” è un innovativo progetto promosso e realizzato dall’Associazione ASLAN – Il Legame con gli Animali, in attuazione presso la Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Rivoli, sotto la guida del Direttore Michele Grio. Teso a “migliorare la qualità della vita e promuovere il benessere di tutti coloro che abitano quello spazio, per necessità di salute o per lavoro”, il progetto ha quale fulcro Noah e Cecilia. I due quattrozampe speciali, sotto la stretta sorveglianza del personale specializzato Aslan, che cura il progetto insieme all’AslTo3, affiancato da medici ed infermieri del reparto, appositamente formati e in collaborazione con il veterinario Mauro Moretta, sono scesi in campo il 18 gennaio scorso a beneficio di undici pazienti, dei loro familiari e del personale di reparto, comprendente ventiquattro anestesisti, altrettanti infermieri, oss e amministrativi. L’ambito di intervento è quello previsto dalle Linee Guida Nazionali in IAA (Interventi assistiti con animali), riconosciute dal Ministero della Salute nel 2015: grazie alla mediazione del cane, si lavora sulle capacità di adattamento dei pazienti in degenza all’interno della Rianimazione, ma anche su familiari/caregiver e sui professionisti sanitari coinvolti. «I cani nel reparto – sottolinea Antonia Tarantini, presidente dell’associazione Aslan  – sono una presenza fuori dall’ordinario per portare normalità ai pazienti e incidere in maniera efficace sul tono dell’umore e sulle risorse interiori». La partenza del progetto, della durata di almeno un anno con un totale di 40 incontri a cadenza settimanale, ha visto un riscontro positivo quasi immediato, nel momento in cui Noah, veterano in queste attività, è riuscito a scuotere in profondità l’emotività di un paziente, che in poco tempo è passato dal rimanere immobile, con gli occhi chiusi, quasi fosse non cosciente, ad un accenno di sorriso, riempiendo quella stanza bianca di un arcobaleno di colori. E allora, se grazie a Noah e a Cecilia quel sorriso si è riacceso, forse è proprio in ambienti critici come le Rianimazioni e negli ambiti sanitari in cui si lavora su equilibri di salute molto precari, che c’è ancora più bisogno dell’aiuto dei cani. Come afferma il Direttore della Rianimazione Michele Grio, “i periodici e accuratissimi controlli cui verranno sottoposti i cani a garanzia della sicurezza dei pazienti del reparto, dimostreranno quanto i nostri amici a quattro zampe possano e debbano essere un ottimo alleato anche all’interno delle Rianimazioni”. “Ri-Animali”, unica esperienza di Pet Therapy attiva in una Rianimazione ospedaliera, sta davvero cambiando la vita del reparto, la qualità di vita dei pazienti ma anche quella di medici, infermieri e operatori di cura coinvolti e si realizza anche grazie alla donazione di Laura Cedro, socia della Associazione Aslan, mancata nel 2022. L’associazione, fondata nel 2015 da Antonia Tarantini, pedagogista ed educatrice cinofila, in onore del suo cane Aslan, con il quale aveva intrapreso la strada della Pet Therapy, morto a soli nove mesi per un arresto cardiaco, promuove Interventi Assistiti con Animali a 360°, attraverso molti progetti realizzati a favore delle persone in difficoltà. Sempre in ambito sanitario, il progetto “Un cane per la vita”, in collaborazione con la Fondazione Luce per la Vita Onlus, si realizza nell’Hospice Anemos all’interno dell’AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano. Prima Noah e ora Patch svolgono il loro prezioso lavoro in un ambiente così delicato e sono una risorsa importante per i malati e le loro famiglie, per il personale sanitario e i volontari. Un intervento di valore inestimabile che si inserisce nella cornice delle cure palliative per il miglioramento della qualità nel fine vita. Altri progetti dell’associazione Aslan, attuati grazie alla collaborazione della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, portano la Pet Therapy all’IRCC di Candiolo, a supporto dei pazienti oncologici, ma anche nelle scuole con il progetto “Insieme a te. Un cane per amico”, rivolto principalmente ai bambini disabili, e ancora nelle case di riposo e ai Caffè Alzheimer. Questo progetto, non ultimo per importanza, “4 Zampe per sorridere”,  attivo dal 2015 con un grandissimo successo, coinvolge diverse case di riposo torinesi ed è volto al miglioramento della qualità della vita degli anziani ospiti. I risultati sono sorprendenti, i cani, grazie alla loro spontaneità, riescono a toccare le emozioni in modo così forte da spingere l’anziano ad uscire dall’apatia, a rimettersi in gioco, a sentirsi ancora utile e importante. L’animale è un mediatore dalla straordinaria sensibilità che, non giudicando, permette di creare un ponte sorprendente nella relazione d’aiuto. L’Approccio Aslan, su cui poggia la professionalità negli interventi, nasce dal profondo senso di responsabilità verso il mondo Animale. «Noi professionisti – afferma Antonia Tarantini – abbiamo il nobile compito di creare le migliori condizioni affinché il cane e la persona riescano ad esprimersi nella relazione. È così che si entra in profondità, attivando un processo trasformativo autentico dal punto di vista terapeutico o educativo».

Dott.ssa Antonia Tarantini, Presidente dell’Associazione Aslan – Il legame con gli animali, con Noah; Germana Verre, coadiutrice di Cecilia e la dott.ssa Simona Martini, coadiutrice di Patch, Alpignano, Torino

Dott. Michele Grio, Direttore della Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Rivoli, Torino

Almo Nature, in virtù dell’unicità del progetto Ri-Animali, dell’importanza e della validità, sotto il profilo medico e umano, dei diversificati progetti di Pet Therapy di Aslan – Il Legame con gli Animali, ha voluto dare un ulteriore riconoscimento, un aiuto concreto con la donazione all’Associazione Aslan di 800 chili di crocchette Almo Nature HFC cane. Almo Nature, 100% proprietà della Fondazione Capellino, come parte della sua mission di società benefit, supporta il progetto “Companion for Life” per il benessere di cani e gatti e inoltre, in base al modello economico della Reintegration Economy, destina tutti i profitti dell’azienda, dedotti costi e tasse, ai progetti per la salvaguardia della biodiversità di Fondazione Capellino. Come recita lo slogan della nuova campagna di comunicazione, con Almo Nature “Quando nutri il tuo cane, nutri l’intera natura”. Un ringraziamento ad Almo Nature e Fondazione Capellino per questo gesto di grande solidarietà.

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POLLY

Polly, golden retriever di 6 anni, opera la Pet Therapy a beneficio di pazienti oncologici terminali e di quelli affetti da Alzheimer.

“Con Polly la Pet Therapy arriva in ASL4”. Grazie alla collaborazione di Aima Tigullio (Associazione Italiana Malati Alzheimer), da inizio anno 2023, i pazienti della RSA e dell’Hospice di Chiavari ricevono, due volte a settimana, una visita speciale. Polly, chiamata dal personale di reparto “la collega pelosa”, ha il compito importantissimo di portare un po’ di sollievo alla sofferenza dei pazienti neoplastici terminali e di creare punti di contatto, di apertura con i pazienti affetti da Alzheimer o da altre forme di encefalopatie cognitive. I benefici della Pet Therapy con Polly sono stati immediati, per i pazienti e per tutto il personale medico, e hanno dimostrato di essere determinanti proprio in quei reparti, dove anche un attimo di spensieratezza può riportare un po’ di quella serenità che nella vita di quei pazienti è ormai solo un ricordo. Ogni incontro è misurato sul singolo paziente, con l’intento di stimolarlo ad esempio nell’assunzione dei pasti, o nello svolgimento dell’attività riabilitativa, ma anche semplicemente di migliorare l’umore, favorendo il recupero e, ad esclusione dei casi irreversibili, riuscendo a diminuire i tempi di ricovero. Un primo anno di prova che è diventato un vero e proprio piano assistenziale, a conferma dell’importanza, sottolineata dallo stesso coordinatore infermieristico Cure Palliative Asl4, Emanuela Molinari, del valore aggiunto di queste terapie complementari alle terapie convenzionali. Riscontri altrettanto significativi sono evidenziati dalla dottoressa Babette Dijk, responsabile del Centro disturbi cognitivi e demenze, sui pazienti con demenze legate all’Alzheimer, o provocate da altri problemi, che nel solo territorio della Asl4 risultano essere circa tremila a detta di AIMA, l’associazione che porta avanti progetti per le famiglie e progetti di sostegno all’attività sanitaria, tra cui appunto la Pet Therapy all’Asl4. Inoltre, alla RSA e all’Hospice dell’Asl4, viene data al paziente anche la possibilità di ricevere la visita del proprio animale domestico, anche in compresenza di Polly. «Polly mi è stata donata, e così la dono un po’ anche agli altri – dice Irene – Perché alleviare anche solo per pochi minuti la sofferenza di un’altra persona è il dono più bello che si possa fare».

Irene Solari, Chiavari, Genova

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TEX

Tex, pastore tedesco maschio di 8 anni, in servizio al Gruppo Cinofilo del Centro Militare Veterinario, specializzato in ricerca di esplosivi, è stato impiegato sempre al servizio dell’Esercito Italiano in numerosissime attività addestrative, più volte in operazioni militari in Italia e all’estero, dove ha contribuito ad innalzare i livelli di sicurezza dei contingenti militari italiani che operano a sostegno della pace

Il Centro Militare Veterinario di Grosseto (CeMiVet), ente dipendente dal Comando Logistico dell’Esercito, è una struttura d’eccellenza che vanta oltre 160 anni nell’allevamento, addestramento e impiego di animali militari. Responsabile delle misure volte a garantire la tutela della salute degli animali nei vari contesti di impiego, il CeMiVet comprende componenti allevatoriali e addestrative del cavallo, infermeria veterinaria e componenti specialistiche come il Gruppo Cinofilo, che forma i binomi  cane–conduttore  impiegati in contesti operativi sul territorio nazionale e all’estero. Da qui soldati veri e soldati a quattro zampe partono insieme per la loro missione di difesa dei militari stessi, ma anche di civili e bambini dai rischi connessi a ordigni esplosivi, salvando delle vite umane. Per l’addestramento vengono usate unicamente tecniche gentili e tra il cane e il suo conduttore nasce una fiducia che dura per tutta la vita. Tex Vom Sattelberg, matricola militare CN0409, pastore tedesco maschio nato il 24 agosto del 2016, insieme al suo Operatore Cinofilo Sergente Claudio Cadeddu, ha formato un binomio militare specializzato nella ricerca e segnalazione di ordigni esplosivi, sia convenzionali sia improvvisati; si tratta, per questi ultimi, di ordigni altamente pericolosi proprio perché costruiti in maniera rudimentale e, pertanto, fortemente instabili. Ovviamente, oltre all’impegno nelle attività di ricerca, Tex ha contribuito alla sicurezza delle basi militari all’estero quale sensore di esplosivi operando all’ingresso delle installazioni militari al fine di scongiurare il passaggio di sostanze esplosive trasportate a bordo di mezzi. Infatti, tra la fine del 2019 e i primi mesi del 2020 ha contribuito, insieme al suo inseparabile Conducente Sergente Claudio Cadeddu, al mantenimento della sicurezza della base operativa di Camp ARENA in Afghanistan operando costantemente e in maniera impeccabile, portando a termine controlli (innumerevoli) su tutti gli autoveicoli in ingresso nella base, senza mai tralasciare le attività di controllo di itinerari e caseggiati fuori dal compound italiano, al fine di scongiurare la presenza di ordigni esplosivi che avrebbero potuto arrecare danno alle Forza Armate italiane, a quelle alleate e, non per ultimo, alla popolazione civile afghana. Sempre senza risparmio di energia in un contesto caratterizzato da un altissimo livello di pericolosità. Il 24 ottobre del 2023, nel corso della missione a sostegno della pace in Kosovo, durante un movimento all’interno del territorio sotto la responsabilità italiana, l’automezzo su cui viaggiavano Tex ed il Sergente Claudio Cadeddu era purtroppo coinvolto in un drammatico incidente stradale dove perdeva la vita il Sergente Cadeddu. Miracolosamente, Tex restava illeso. Rientrato in Italia dalla zona di operazione nei giorni immediatamente a seguire, Tex è stato affidato alle cure dei Veterinari del Centro Militare Veterinario dell’Esercito Italiano dove si è provveduto a valutare ogni dettaglio sul suo stato di salute e benessere fisico. Di lì a poco, è rientrato in servizio al Gruppo Cinofilo dove, per sua indole e impeccabile addestramento ricevuto, concorre a tutt’oggi nelle attività addestrative di formazione dei giovani operatori cinofili. Pur essendo rimasto senza il suo Operatore, il personale del Gruppo Cinofilo si sta prodigando nella cura e nel mantenimento giornaliero di Tex, tenendo sempre alto il suo spirito e la forma fisica. “È un modo per ricordare ogni giorno Claudio a cui è stato intitolato anche il nuovo canile e campo addestramento della compagnia cinofila; ricorrenti sono le visite della famiglia del Sergente Claudio Cadeddu a Tex, che per loro è uno dei simboli in ricordo dell’estremo sacrificio per la Patria”.

Tex riceverà il premio accompagnato dal Sergente Maggiore Capo Carmine Picerna, Istruttore Cinofilo, CeMiVet, Grosseto. Con loro il Comandante della Compagnia Addestrativa, il Capitano Roberta Macculi, in rappresentanza del Comandante del Centro Militare Veterinario dell’Esercito

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PREMIO  FEDELTA’ ESTERO

BAILEY,

Bailey, australian shepherd di 5 anni, cane da assistenza, si prende cura della sua giovane padrona sofferente di una rara e debilitante patologia, permettendole di sentirsi libera e al sicuro.

Katie Graham, 24 anni, soffre di sindrome da tachicardia posturale (POTS), una condizione patologica rara che causa sintomi tra cui tachicardia, vertigini e affaticamento quando si passa dalla posizione seduta o sdraiata a quella eretta. Dal 2019 Katie vive con Bailey, il suo cane da assistenza, addestrato a percepire e ad allertare Katie dei cambiamenti della sua frequenza cardiaca prima che raggiunga valori così elevati da provocarle svenimenti col conseguente rischio di cadere e sbattere la testa. La POTS è una disabilità molto debilitante, che spesso colpisce nei momenti più casuali; ecco l’importanza di Bailey nel segnalare a Katie la criticità del suo stato di salute, dandole il tempo di mettersi seduta al sicuro. Bailey è addestrato ad andare a prendere le medicine, l’acqua e tutto ciò di cui Katie ha bisogno per il tempo in cui è costretta a rimanere a terra. Ma è anche in grado, con una “terapia di pressione profonda”, di aiutarla a prevenire l’accumulo di sangue per evitare di svenire. «Bailey è la mia ancora di salvezza! – afferma Katie – Se smetto di respirare, va a cercare aiuto e mi abbraccia per calmarmi. Bailey mi permette di essere libera e di sentirmi al sicuro anche quando sono sola». Ogni volta che Katie ha bisogno, Bailey è sempre lì, per prendersi cura di lei qualunque cosa accada, e non smetterà mai di fare tutto quanto è in suo potere affinché Katie possa vivere al meglio la sua vita. Queste le parole di Katie, cariche di amore e riconoscenza: «Bailey mi salva la vita ogni giorno. Lui non è solo un cane, lui mi aiuta a combattere la malattia, il dolore, le paure; Bailey è l’unica ragione per cui riesco a vivere la mia vita nella maniera più piena possibile».

Katie Graham, Kennesaw, Georgia, Stati Uniti d’America

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Per conoscere “live” tutte le storie è possibile seguire la diretta streaming della Premiazione, che inizia oggi alle 16, sul sito www.avtsanrocco.org e sulla pagina facebook AVT San Rocco – Premio Internazionale Fedeltà del Cane.

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