“Una stagione segnata dalla sostanziale sparizione della vigilanza venatoria e ambientale, che ha causato gravissimi danni alla natura e che richiede ora interventi urgenti”. E’ l’allarme che lancia la Lipu in una nota alla fine della stagione venatoria 2015-2016 che si è chiusa ieri. “La scelta di sopprimere il Corpo Forestale dello Stato come forza di polizia autonoma e la soppressione delle Provincie, che di fatto ha cancellato la Polizia Provinciale, hanno generato una situazione di quasi totale impossibilità di effettuare controlli in campo venatorio, ormai limitati alle guardie volontarie e a poco altro”, scrive la Lipu.
“Si aggiunga l’incomprensibile decisione del Governo di estendere la cosiddetta ‘tenuità del fatto’ a molti reati contro gli animali selvatici, che porta i giudici ad archiviare atti anche molto gravi, come l’abbattimento di specie super protette o l’utilizzo di mezzi vietati per la caccia – prosegue la nota -. Ne è conseguita una ulteriore dilagante illegalità e gravissimi episodi di bracconaggio, con l’abbattimento di cicogne, aironi, rapaci diurni (falchi, poiane, nibbi e sparvieri) e notturni e altre specie particolarmente protette”. “Siamo di fronte ad una situazione molto preoccupante – dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu-BirdLife Italia – che il Governo ha generato e sta colpevolmente sottovalutando… Per questo abbiamo avviato il lavoro di redazione di un dossier per la Commissione europea, che espone quanto sta accadendo e ne chiede l’intervento urgente”. (Ansa)