A meno di ventiquattr’ore dall’apertura dei cancelli di Expo 2015, 24zampe ha fatto un giro di consultazioni tra le associazioni animaliste e ambientaliste per capire cosa pensano dell’esposizione internazionale che si inaugura il 1° maggio e che dura fino al 30 ottobre.
LAV, Lega antivivisezione
Dura presa di posizione della Lav contro Expo 2015, che prende di mira lo slogan “Nutrire il pianeta, energia per la vita” e invita a sposare la scelta vegana. “La vetrina internazionale di sei mesi – attacca il comunicato – anziché porre l’accento sulla necessità di garantire cibo sufficiente alla crescente popolazione mondiale, assicurando condizioni di produzione più efficienti e più giuste, si sta rivelando, invece, un’ampia rassegna del greenwashing, l’esposizione di interessi, anche contrari alla salute, all’ambiente e agli animali, un lungo e martellante spot pubblicitario per la grande industria alimentare, un’esibizione di forza della produzione zootecnica”.
Lav chiede un maggiore impegno di Governo e produttori alimentari sui rapporti tra nutrizione e risorse planetarie, ricorda che l’aumento della popolazione mondiale provocherà un aumento della richiesta di cibo e di carne, indica come unica alternativa valida per salvaguardare il futuro del Pianeta quella di “indirizzare da subito le produzioni alimentari verso la scelta vegana, ampliare e facilitare questa offerta, informare e formare i cittadini verso scelte solidali nel tempo e nello spazio, per tutelare le generazioni attuali e quelle che seguiranno e per salvare animali, ambiente e risorse”.
Maggiori informazioni su www.cambiamenu.it
ENPA, Ente nazionale protezione animali
Manca una posizione ufficiale dell’Ente presieduto da Laura Rocchi. Ermanno Giudici, responsabile della sezione Enpa di Milano, racconta di essere stato stupito e contrariato dal divieto di accesso ai cani e agli animali domestici all’area espositiva. “Una chiusura che in Europa non ha precedenti e una zappa sui piedi dal punto di vista turistico. Un visitatore straniero troverà inconcepibile non poter accedere a un evento senza il proprio amico a quattro zampe”. E sulla realizzazione della nuova Darsena? “La trovo magari anche bella ma è solo una colata di cemento. Si è persa l’ennesima occasione di dimostrare che Milano non è nemica della natura”. Sul tema di Expo 2015 Nutrire il pianeta, Giudici pensa “ci voglia equilibrio, occorre programmare lo sfruttamento delle risorse, senza fondamentalismi nè scelte radicali”.
AGGIORNAMENTO DEL 5.5.2015 – ENPA PARTECIPA A EXPO
Dal comunicato pubblicato sul sito Enpa il 30.4.2015: “Ci saranno anche i totem informativi ENPA nei padiglioni di EXPO 2015, che si apre in queste ore. Nella kermesse milanese, in cui si propone ai milioni di visitatori attesi un modello di sviluppo ancora troppo legato alle proteine di origine animale, ENPA ha voluto inserirsi con le sue tematiche di tutela degli animali, al cui rispetto è indissolubilmente legata la civiltà dei popoli. E lo fa con una proposta dialogante, perchè non può essere avulsa da un contesto di incontro fra culture diversissime fra loro, anche nel rapporto con gli animali.
“Alla certo più semplice demagogia della protesta per una cultura di sfruttamento degli animali presentata come prevalente” sottolinea Marco Bravi, Presidente del Consiglio Nazionale e responsabile comunicazione e sviluppo iniziative ENPA “abbiamo preferito l’impegno costruttivo della proposta. Infatti niente come la scelta alimentare di ognuno di noi passa da un percorso così intimo e personale, dipendendo talvolta da questioni culturali o religiose, ma sempre più dalla conoscenza dei danni o benefici che il cibo può provocare sulla salute, direttamente con l’ingestione o indirettamente, per gli effetti talvolta devastanti sull’ambiente. Attraverso la presentazione generale delle tematiche di tutela animali all’enorme platea di EXPO puntiamo ad una presa di coscienza chiara, inducendo gli ‘utenti della fettina’ ad un consumo più consapevole e quindi quantomeno più ridotto, dando un chiaro segnale alla filiera produttiva della crescente sensibilità del mercato all’alternativa ‘veg’.
Non è infatti con la contrapposizione fra le scelte alimentari, con lo snobismo di presunte superiorità, con le stravaganze degli eccessi estremisti che si riesce a convincere l’opinione pubblica ad adottare una dieta più salutare e più rispettosa di tutti gli esseri viventi. Non potremo certo competere con gli enormi stand dei tanti Golia presenti, ma con i nostri totem saremo però tenaci Davide, consapevoli della forza delle nostre idee”.
Per ogni mese di presenza in EXPO, ENPA rinnoverà con nuovi contenuti la sua proposta informativa.”
WWF, World wide fund for nature Italia
“Il Wwf, impegnato da sempre sui temi dell’alimentazione sostenibile nell’ambito del programma OnePlanetFood parteciperà all’Esposizione di Milano – si legge sul sito dell’associazione ambientalista – con un palinsesto di iniziative focalizzato sull’analisi dell’impatto ambientale delle filiere alimentari, sulla loro attuale insostenibilità, indicando il loro “peso” in termini di “impronte” per i sistemi naturali e il loro impatto nei confronti della biodiversità in ambito globale e Mediterraneo”.
La collaborazione del Wwf con Expo 2015 è iniziata nell’ottobre 2013 con la firma dell’accordo che ha inserito l’associazione nella lista dei Civil Society Participants di Expo 2015 e proseguirà fino alla conclusione dell’evento nell’ottobre 2015″
AIDAA, Associazione italiana difesa animali ambiente
Aidaa è critica nei confronti di Expo 2015, che secondo l’Associazione presiedura da Lorenzo Croce “invita all’odio specista” quando si propone di “uccidere e cucinare cinque milioni di animali in sei mesi”. Nei giorni scorsi ha invitato alla protesta contro il divieto di accesso dei cani all’evento milanese. Si legge sul sito dell’associazione: “Mancano dieci giorni all’apertura di Expo e ad oggi non abbiamo avuto ancora risposte concrete, se non un piccolo tentativo di una associazione di avviare un’asilo privato per ospitare i cani dei visitatori che non sono ammessi all’interno della struttura. I signori di Expo si decidano, o lasciano entrare i cani, o facciano delle convenzioni serie con strutture adeguate, sono centinaia le persone che ogni settimana ci chiedono cosa fare dei loro cani che vogliono portare con se a visitare l’Expo. “Per motivi di sicurezza non possiamo manifestare davanti ad Expo – dice Lorenzo Croce presidente di Aidaa – ma se non ci danno risposte serie e concrete nessuno ci impedisce di portare qualche migliaio di persone con i loro cani a passeggiare nella zona degli ingressi e voglio vedere come ci cacceranno via”.