Il numero massimo di orsi che possono essere soppressi in un anno, in Trentino, è di otto capi. A dirlo è il rapporto tecnico di Ispra del 2023, “La popolazione di orsi del Trentino: analisi demografica a supporto della valutazione delle possibili opzioni gestionali”, citato anche nel decreto del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, che dà l’autorizzazione al prelievo e all’uccisione dell’orsa F36. Nel documento si legge che, al “fine di non incidere in maniera negativa sulla traiettoria della popolazione (i. e. di non determinare una inversione del trend), è possibile ipotizzare la rimozione di un numero massimo di 2 femmine riproduttive all’anno, nell’ambito di un prelievo complessivo di massimo 8 capi (e. g. in totale, 4 subadulti equamente distribuiti tra maschi e femmine, 2 maschi adulti e 2 femmine riproduttive)”. Secondo Ispra, quindi, otto sarebbero gli esemplari di orso che possono essere uccisi senza portare a un declino demografico della specie. Non intervenire, invece, sempre secondo gli scenari prospettati da Ispra, significherebbe vedere la popolazione ursina salire, in 15 anni, arrivando fino a 250 capi e oltre. (Ansa)
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