L’Olanda vuole vietare cani e gatti con il muso troppo corto: è crudele

Una nuova legge in esame nei Paesi Bassi si propone di vietare il possesso e la pubblicità di tutti gli animali domestici con caratteristiche che hanno dimostrato di causare problemi medici, come musi eccessivamente corti, che gli attivisti per i diritti degli animali considerano crudeli, e non solo in Olanda. Questo tipo di cani e gatti, detti brachicefali, vengono allevati per il loro aspetto ma le persone tendono a dimenticare la loro salute, ha detto a Reuters il dottor Gert Ter Haar, specialista in animali brachicefali presso un ospedale veterinario olandese della catena AniCura, che raccomanda ai potenziali proprietari di consultare un veterinario prima dell’acquisto. “Attraverso l’allevamento, per arrivare a un cane come vorrebbe l’acquirente, il muso è stato ridotto in lunghezza”, ha detto. E così “il cranio è diventato molto affollato: tutto quello che ci deve stare dentro è schiacciato insieme. Questo ha un effetto enorme sulle vie respiratorie ma anche sugli occhi, sui denti, sulle orecchie, persino sulla digestione. Su molti, molti organi”, ha sottolineato.

IL DIVIETO IMPOSTO DALLA LEGGE PREVEDEREBBE UN PERIODO DI TRANSIZIONE

Per Ter Haar carlini e bulldog francesi sono i più colpiti dalla brachicefalia, sebbene anche cani più grandi come boxer e chow chow possano soffrirne. Come detto, il problema riguarda anche i gatti, come ad esempio persiano, scottish fold, exotic e british shorthair. Il ministro olandese dell’Agricoltura e della natura Piet Adema ha elaborato una modifica alla legge per vietare queste caratteristiche dannose, che comunque prevede un periodo di transizione durante il quale i proprietari di animali domestici di razza saranno esentati. Non è ancora chiaro come verrebbe applicata la legge o quale sarebbe la sanzione. Anche in Italia si è parlato spesso dei cani di questa tipologia e delle difficoltà respiratorie cui sono condannati dalla nascita e sono state dedicate all’argomento trasmissioni televisive. Una delle voci più attive in merito è quella di Sara Turetta, fondatrice di Save the dogs. Nelle foto sopra e nella galleria, l’operazione della cucciola di bulldog francese Abby, comprata da Katja e Ilia a tre mesi da un allevatore. Crescendo, per la cagnetta sono aumentate la difficoltà a respirare e la capacità fare passeggiate lunghe fino alla necessità di sottoporla a un intervento chirurgico.

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  • Claudio |

    Completamente d’accordo.

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