AGGIORNAMENTO DEL 16 DICEMBRE 2022 – LA PORTA: NESSUN FAR WEST, IN CITTA’ SOLO CATTURE DI CINGHIALI
“L’obiettivo dell’emendamento alla legge di bilancio è quello di risolvere il problema dei cinghiali nelle campagne e nei centri urbani. Vogliamo tranquillizzare chi parla di far west specificando che non verrà introdotto l’utilizzo di doppiette in città: l’unico far west è quello vissuto dagli agricoltori che si svegliano ritrovandosi i propri campi devastati dalle incursioni di questi animali. L’obiettivo dell’emendamento è di creare un coordinamento tra Forestali dei Carabinieri e Ambiti territoriali caccia per l’abbattimento degli ungulati trovati nei campi agricoli, mentre si parla di cattura nei centri urbani e successivo abbattimento da realizzare altrove. Quello dei cinghiali è un problema non solo per agricoltori che trovano i propri campi devastati: sta diventando una criticità anche per gli allevatori di maiali che rischiano di dover abbattere interi allevamenti per via della peste suina, un problema sociale di igiene pubblica e provoca continuamente il rischio di incidenti mortali con i branchi di ungulati che attraversano le strade”. Così Chiara La Porta, deputata di Fratelli d’Italia in commissione Agricoltura, intervistata questa mattina su Radio24. (Ansa)
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POST DEL 14 DICEMBRE 2022
“Spari nei parchi e nelle aree protette, spari in città, spari a tutti gli animali selvatici a qualunque ora del giorno e della notte, e in qualsiasi periodo dell’anno. È quanto prevede un emendamento alla Legge Bilancio (l’emendamento numero 78.015) presentato da un pool di deputati di Fratelli d’Italia che, evidentemente, con tale iniziativa intendono dare seguito alle promesse di deregulation venatoria fatte durante la campagna elettorale, trasformando l’Italia in una vera polveriera”. Lo scrivono in un comunicato congiunto le ong animaliste Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu, Wwf. “Il problema con l’emendamento ‘caccia no limits’ non è soltanto nel merito, ma anche nel metodo -, denunciano le associazioni -. Com’è possibile che tale emendamento, palesemente inammissibile, poiché nulla ha a che vedere con la Legge di Bilancio e con le finanze dello Stato, sia potuto arrivare all’esame della Commissione Bilancio della Camera?».
LE ONG: “PERICOLO PER LA PUBBLICA INCOLUMITA'”
“Se l’emendamento ‘caccia selvaggia’ venisse approvato – concludono le ong -, una ristretta categoria di individui, peraltro sempre più isolata dal tessuto sociale, sarebbe autorizzata a fare strage di animali selvatici e a mettere in pericolo la pubblica incolumità con il pretesto del ‘controllo’ della fauna. Chiediamo con forza ai parlamentari della Commissione Bilancio della Camera di bocciare l’emendamento ‘caccia selvaggia’. A chiederlo è anche la stragrande maggioranza di italiani, che è contraria all’attività venatoria e, quindi, all’uccisione di animali per divertimento, e che siamo certi non mancherà di far sentire la sua protesta contro ogni disegno di deregulation venatoria». (Ansa)
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AGGIORNAMENTO – OIPA: EMENDAMENTO IRRESPONSABILE
Ricevo e pubblico il comunicato Oipa
”Irresponsabile emendamento di Fratelli d’Italia, inizialmente ritenuto inammissibile e poi riammesso, per sparare alla fauna selvatica ovunque, anche in città e nelle aree protette, anche nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) stigmatizza così l’inserimento nella manovra di bilancio dell’emendamento FdI che vorrebbe vedere abbattuti gli esemplari di fauna selvatica anche per motivi di sicurezza stradale, in aree protette e in città. È previsto nel testo che le carcasse che superino le analisi igienico-sanitarie possano essere destinate al consumo alimentare. La proposta include l’adozione di un Piano straordinario quinquennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica attuabile “mediante abbattimento e cattura”. «Siamo al Far West: un emendamento del genere apre alla mattanza indiscriminata della fauna mettendo inoltre a rischio la pubblica sicurezza e incolumità. Ogni anno, a fine stagione venatoria, si contano morti e feriti anche tra gli umani, cacciatori e non. Battute di caccia in aree protette, in città e in qualsiasi giorno dell’anno, moltiplicherebbe il fenomeno», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Un emendamento del genere modifica la legge nazionale sulla caccia n. 157/92, legge che richiama una direttiva europea. Quindi, come minimo, ci riserviamo di segnalare questo emendamento, se approvato, alla Corte di Giustizia ambientale europea». Per l’Oipa si tratta uno sconsiderato emendamento che mette a repentaglio la vita della fauna e anche degli umani. Naturalmente i portatori d’interessi legati alla tutela degli animali e della biodiversità non sono stati mai ascoltati dal nuovo Governo, al contrario di altre categorie legate al mondo delle armi”.
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