Un'”isola” di pesci morti di circa 3 kmq galleggia al largo della costa occidentale francese. I melù sono stati scaricati da un peschereccio e la vicenda ha messo in allarme Parigi, che ieri ha ordinato un’inchiesta sulla strage nel Golfo di Biscaglia. La gigantesca chiazza bianca nell’Oceano Atlantico in realtà è formata da carcasse di melù, una sottospecie di merluzzo: si tratta di oltre 100 mila pesci morti, catturati dal maxi peschereccio olandese FV Margiris, il secondo più grande del mondo, e poi finiti di nuovo in mare giovedì a causa della rottura di una delle reti dell’imbarcazione. La scoperta l’ha fatta la ong Sea Shepherd, che per prima ha pubblicato le immagini delle carcasse, e la spiegazione è arrivata dalla Pelagic Freezer-Trawler Association (PFA), l’associazione del settore che rappresenta l’armatore della nave.
“EVENTO MOLTO RARO” MA IL MINISTERO COMPETENTE DI PARIGI INDAGA
Il sospetto è che si tratti in realtà di un carico indesiderato, pescato incidentalmente e rigettato in mare per evitare un rientro in porto. La PFA ha detto che si è trattato di un “evento molto raro”, sottolineando che, “in linea con il diritto dell’Ue, l’incidente è stato registrato nel giornale di bordo della nave e segnalato alle autorità dello Stato di bandiera della nave, la Lituania”. La quantità di pesce morto, ha aggiunto, sarà dedotta dalla quota della nave. “Ho chiesto un’indagine amministrativa”, ha detto ai media la ministra del Mare francese Annick Girardin, che ha definito “shoccanti” le immagini pubblicate da Sea Shepherd. “L’armatore ha riconosciuto un incidente a bordo”, ha aggiunto la ministra riferendosi alla società proprietaria del peschereccio, la Parleviliet & Van der Plas.
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