Le crisi legate alla peste suina e all’influenza aviaria sono la prova che occorre ripensare i nostri sistemi produttivi e di consumo del cibo e le nostre relazioni con la fauna selvatica, in una dimensione ecologica che sia rispettosa di tutte le componenti che caratterizzano la vita sul Pianeta. È quanto sottolinea il Wwf nel nuovo report “Toccare con mano la crisi ecologica”, realizzato in merito alla attuale diffusione della Peste suina africana (Psa) e dell’Influenza aviaria in Italia. Queste due malattie – spiegano al Wwf – la prima letale per i suini, la seconda causata dai virus che colpiscono prevalentemente il pollame domestico e gli uccelli acquatici selvatici, oggi rappresentano le due grandi preoccupazioni della zootecnia italiana ma non solo, poiché si registrano casi di queste due malattie in tutto il mondo, con nuovi preoccupanti focolai in Europa.
WWF: “SISTEMA ALIMENTARE DA RIFONDARE”
Ancora una volta siamo qui a raccogliere segnali allarmanti di quanto il nostro agire senza considerare i delicati equilibri del Pianeta e ignorando il funzionamento degli ecosistemi, scateni una malattia dopo l’altra, con un drammatico effetto domino. La transizione ecologica deve assolutamente rifondare il sistema alimentare. Immaginare di produrre proteine animali in maniera sempre più intensa e a costi sempre più bassi è il modo migliore per condannarci ad un futuro di malattie, di crisi insormontabili e di libertà negate visto che i comuni di Piemonte e Liguria coinvolti nei casi di peste suina stanno chiedendo ai loro cittadini di sospendere attività all’aperto come i trekking. (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus, foto Ipp e Ansa: cinghiali nel torrente Bisagno a Genova)