Kenya, una startup vuole trasformare le locuste in ricchezza

Trasformare una calamità in una ricchezza. Ci provano in Kenya, dove la startup The Bug Picture cerca di utilizzare le locuste che stanno invadendo il paese come fonte di profitto e per portare “speranza ai disperati” i cui raccolti e mezzi di sussistenza vengono distrutti dagli insetti. La startup lavora con le comunità della zona di Laikipia, Isiolo e Samburu, nel Kenya centrale, per raccogliere gli insetti e macinarli, trasformandoli in mangimi ricchi di proteine e fertilizzanti organici per le fattorie. “Stiamo cercando di creare speranza in una situazione senza speranza e aiutare queste comunità a modificare la loro prospettiva: a vedere gli insetti come un raccolto stagionale, che può essere raccolto e venduto”, ha detto Laura Stanford, fondatrice di The Bug Picture, alla Reuters. La donna ha spiegato di essersi ispirata a un progetto simile in Pakistan, supervisionato dal locale Agricultural Research Council e gestito dallo stato.

LE LOCUSTE SONO RACCOLTE A MANO DI NOTTE, MENTRE RIPOSANO

In Kenya, complice il cambiamento climatico, la materia prima non manca. In Laikipia ci sono nuvole di locuste che stanno divorando i raccolti e la vegetazione. Gli insetti possono spostarsi anche di 150 km al giorno e gli sciami possono contenere tra i 40 e gli 80 milioni di locuste per chilometro quadrato. Le locuste vengono raccolte di notte, alla luce delle torce, mentre riposano su arbusti e alberi. “Distruggono tutto ciò su cui si posano, a volte sono così tanti che è impossibile distinguerli dall’ambiente”, ha detto uno degli agricoltori della zona. La società paga loro 50 scellini kenioti (circa 38 centesimi di euro) per chilogrammo di insetti. Gli insetti vengono poi schiacciati ed essiccati, quindi macinati e trasformati in polvere che viene utilizzata nell’alimentazione animale o per creare un fertilizzante organico. (foto Baz Ratner/Reuters)

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