Si ferma in Danimarca il piano di soppressione dei circa 16 milioni di visoni di cui si teme il contagio con una versione mutata di Sars-Cov2. L’iniziativa del governo non avrebbe ottenuto l’appoggio da parte dei membri dell’opposizione al Parlamento di Copenhagen, secondo Bloomberg. Nonostante i timori che la mutazione nel virus possa invalidare lo sviluppo di un vaccino per uso umano, all’amministrazione socialdemocratica del primo ministro Mette Frederiksen manca la maggioranza dei 3/4 necessaria per far passare in aula una legislazione di emergenza così impattante. Il paese è accreditato per essere il primo – o il secondo, dopo la Cina – produttore mondiale di visoni da pelliccia. Due milioni e mezzo di animali – sui 15-17 della popolazione allevata annualmente nel paese – sarebbero stati già soppressi ma le uccisioni si sono fermate lunedì pomeriggio, riferisce l’emittente TV2.
VINCONO I DUBBI SULLE BASI SCIENTIFICHE DELL’OPERAZIONE
“Ci sono enormi dubbi sulle basi scientifiche” dell’operazione, ha detto all’emittente TV2 Jakob Ellemann-Jensen, leader dell’opposizione liberale. “Allo stesso tempo, si privano molte persone dei loro mezzi di sussistenza”. Gli allevatori di visoni danesi avrebbero convinto i parlamentari di centrodestra, all’opposizione, che lo sterminio dell’intera popolazione di visoni sarebbe eccessiva e la soluzione sembra essere quella di sopprimere solo gli animali infetti. Gli agricoltori, a cui erano stati promessi incentivi finanziari dal governo per procedere rapidamente, avrebbero interrotto i loro abbattimenti di massa entro lunedì pomeriggio. Gli agricoltori continueranno a sopprimere gli animali infetti, ma non quelli sani. (foto Reuters e Epa)
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AGGIORNAMENTO DELLE 15.30
Il ministro dell’Agricoltura danese ha ammesso oggi che la diffusa campagna di macellazione dei visoni volta a combattere una problematica mutazione del coronavirus non era legalmente giustificata. “Abbiamo commesso un errore. Non esiste una base legale per chiedere agli allevatori di visoni di macellare i loro animali al di fuori delle aree” dove gli animali sono stati infettati, ha detto Mogens Jensen a TV2. Dall’annuncio del governo del 4 novembre ad oggi sono stati macellati circa 2,4 milioni di visoni nel regno scandinavo, il più grande esportatore mondiale di visoni. Alcuni allevatori si rifiutano tuttavia ancora di macellare animali sani. Durante una sessione di domande e risposte, anche il primo ministro Mette Frederiksen si è oggi scusato. “Anche se abbiamo fretta (..) dobbiamo essere chiari su ciò che richiede una nuova legge e non è stato così”, ha detto ai parlamentari. Il governo invita però gli allevatori a continuare la macellazione come previsto, come precauzione sanitaria. La scorsa settimana, la Danimarca ha ordinato l’eliminazione di tutti i suoi visoni – tra i 15 e i 17 milioni – a seguito della scoperta di una mutazione del nuovo coronavirus trasmissibile all’uomo in questi mammiferi. Il virus mutante, denominato Cluster 5, è stato rilevato in dodici persone, tutte nello Jutland settentrionale, una regione nel nord-ovest del Paese. Restrizioni drastiche sono state imposte giovedì per un mese nei sette comuni in cui è stata dichiarata la maggior parte dei casi di riproduzione. Nessun nuovo caso umano di Cluster 5 è stato registrato nei giorni scorsi e i dodici casi risalgono a settembre e non sono più attivi. (Ansa)
Su 24zampe: Mutazione Covid-19, la Danimarca abbatterà 16 milioni di visoni