Gli animali dell’Artico stanno cambiando comportamenti e abitudini per adattarsi al cambiamento climatico: le aquile reali migrano prima, mentre le renne stanno cominciano ad anticipare il periodo del parto, con conseguenze per la sopravvivenza dei cuccioli. Lo indicano i dati relativi ad oltre 200 progetti di ricerca che tracciano i movimenti di 8.000 animali marini e terrestri negli ultimi 30 anni. Il risultato, pubblicato sulla rivista Science, si deve alla ricerca coordinata da Sarah Davidson dell’americana Ohio State University. L’Artico sta vivendo cambiamenti climatici e ambientali molto veloci: le temperature medie sono aumentate di circa 2,3 gradi in 50 anni e poiché tali rapidi cambiamenti influenzano la capacità di adattamento delle specie, capire come rispondono gli animali è fondamentale per prevedere il futuro dell’Artico.
PARTI E MIGRAZIONI ANTICIPATI METTONO A RISCHIO GLI ANIMALI
Per farlo i ricercatori hanno creato la banca dati Aama (Arctic Animal Movement Archive) combinando tre decenni di dati e l’hanno utilizzata per analizzare il comportamento di aquile reali, orsi, renne, alci e lupi. E’ stato scoperto, per esempio, che le temperature più calde stanno spingendo le aquile reali a migrare prima in primavera, con conseguenze per la nidificazione e la sopravvivenza dei pulcini. Le mandrie più settentrionali di renne, invece, hanno cominciato a partorire prima in primavera e anche questo mette a rischio i cuccioli che potrebbero non sopravvivere alle nevicate della tarda primavera. Infine, monitorando gli spostamenti di alci e renne è emerso che questi animali si muovono di più nei giorni più caldi, ma il rischio è di andare in contro alla difficoltà di trovare cibo e di evitare i predatori. (Ansa)