AGGIORNAMENTO DEL 15 APRILE 2019 – WIKILEAKS: IL GATTO JAMES STA BENE
E’ un tweet del profilo ufficiale di Wikileaks a tranquillizzare i followers sulle sorti di James, il gatto di Julian Assange: “Confermiamo che il gatto è in salvo. Lo stesso Assange ha chiesto agli avvocati di metterlo al sicuro dopo le minacce ricevute a metà ottobre dall’ambasciata. Torneranno insieme in libertà”.
We can confirm that Assange's cat is safe. Assange asked his lawyers to rescue him from embassy threats in mid-October. They will be reunited in freedom. #FreeAssange #NoExtradition pic.twitter.com/zSo8RfXXc9
— WikiLeaks (@wikileaks) April 13, 2019
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Il gatto James, che ha fatto a lungo compagnia a Julian Assange nei suoi anni di confino nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, non era stamani nelle stanze della rappresentanza diplomatica ecuadoriano all’arrivo degli agenti di Scotland Yard che hanno arrestato il fondatore di Wikileaks. I media britannici, rilanciati dal quotidiano El Universo di Guayaquil, hanno indicato che il felino, visto spesso lo scorso anno alla finestra della stanza di Assange talvolta con vistosi cravattini al collo (come quello che indossa nella foto di Peter Nicholls/Reuters), è stato portato via da amici dell’attivista australiano nel settembre scorso o forse consegnato dall’ambasciata a un rifugio, come sostiene lo scrittore James Ball nel suo tweet di stamattina, dicendo che si era offerto di adottarlo.
https://twitter.com/jamesrbuk/status/1116285679728832518
La presenza di James era stata uno dei punti di frizione con il personale diplomatico ecuadoriano che aveva chiesto all’ospite in esilio di occuparsi meglio dell’alimentazione e della pulizia della sua mascotte se non voleva che fosse allontanata dalle stanze dell’ambasciata. James il gatto, con Assange dal 2016, ha anche avuto a lungo un account twitter (@EmbassyCat, inattivo da circa un anno) e uno Instagram. (foto sotto Henry Nicholls/Reuters)
- Per saperne di più su Julian Assange qui il link all’articolo del sito del Sole 24 Ore